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Coronavirus a L’Aquila, Biondi: “Mai come ora rimanere a casa”

da Marina Denegri

Coronavirus a L'Aquila, Biondi: "Mai come ora rimanere a casa"

Vietato l’accesso a parchi, giardini pubblici, aree gioco; Biondi: “Seguire alla lettera le disposizioni impartite dallo Stato”

L’AQUILA – Con ordinanza del ministro della Salute, da oggi e fino al 25 marzo, è vietato l’accesso al pubblico in parchi, giardini e aree giochi e di svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto. Lo sottolineano il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e l’assessore all’Ambiente, Fabrizio Taranta.

Per questa ragione, i tecnici comunali provvederanno a evidenziare le nuove regole nelle principali aree verdi del territorio comunale. In base all’ordinanza, resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione purché, comunque, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona.

Mai come adesso bisogna restare a casa e seguire alla lettera le disposizioni impartite dallo Stato, ne va della salute di tutti – hanno spiegato Biondi e Taranta – Come già annunciato nei giorni scorsi, il Comune, attraverso l’Asm, sta effettuando una vasta operazione di sanificazione delle aree pubbliche, delle panchine, delle fermate degli autobus, come forma di prevenzione dall’ipotesi di contagio. Ora, però, bisogna adempiere a quanto disposto dal ministero della Salute: aree giochi, parchi e giardini sono inaccessibili e l’attività ludica e ricreativa all’aperto è vietata”.

Il sindaco Biondi, nel corso dell’appuntamento odierno andato in diretta sulla pagina facebook del Comune, ha evidenziato alcune criticità nel provvedimento in vigore da oggi. “Come mio costume, non do giudizi e non faccio polemiche; in questo momento dobbiamo ottemperare in modo disciplinato alle disposizioni che l’autorità centrale impartisce – ha osservato – Tuttavia sarebbe bene evitare di far trapelare messaggi errati come quelli della chiusura domenicale dei supermercati. Ribadisco che tale misura non è contemplata nell’ultimo provvedimento. Pertanto, non c’è nessuna necessità di riversarsi In massa presso queste strutture di vendita. Comportamento vietatissimo e pericolosissimo perché il cibo non manca e si rischia che vengano generati quegli assembramenti che, purtroppo, sono terreno fertile per il potenziale contagio”.

Rispetto al concetto di prossimità e alle sanzioni da applicare in caso di violazione, sono in contatto costante con prefetto e questore per dare un’interpretazione univoca. I cittadini hanno diritto a un’informazione corretta, soprattutto in fatto di limiti che contingentano la loro libertà di movimento”.