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Coronavirus, Liris anticipa un ristoro alle associazioni sportive

da Marina Denegri

guido liris

Sarà un ristoro dovuto per tamponare le conseguenze, commisurato agli eventi svolti e alle spese per manutenzione sostenute nel 2019

L’AQUILA  – L’assessore allo Sport, Guido Quintino Liris ha dichiarato alla redazione di “Sos Coronavirus” che per le associazioni sportive potrebbe arrivare una misura a ristoro delle conseguenze del lockdown. C’è un progetto con una bella copertura che è stata ipotizzata e spera di avere la più ampia condivisione della maggioranza e del Consiglio per dare respiro alle tante energie che alimentano lo sport abruzzese.

L’idea sulla quale si sta lavorando è un ristoro, a fondo perduto, degli affitti dovuti ai privati, parametrato al bilancio dell’anno precedente, che tenga conto sia degli eventi svolti e sia delle spese di gestione sostenute per la manutenzione delle strutture in dotazione. Liris ha chiarito che sono in corso da giorni ormai gli incontri con associazioni, federazioni, e società sportive e che proprio questa attività di ascolto ha portato Regione Abruzzo a riaprire alcune attività sportive, come il golf ed il tennis.

Ha precisato che addirittura sul tennis l’Abruzzo é stati secondo solo alla Sicilia e, in parte, al Veneto. Si sta parlando di una misura coraggiosa ma anche ben pensata, che ha tenuto conto delle indicazioni del ministero dell’Interno e delle linee guida condivise con il Ministero dello Sport. Il fatto che i campi da tennis e da golf siano stati presi d’assalto dimostra che la Regione aveva avuto ragione a considerare il grande bisogno di sport che, così come è accaduto anche in altre emergenze, si conferma fondamentale non solo a liberare l’endorfina ma anche a contrastare una serie di patologie metaboliche, cardiache e psicologiche.

Per Liris aspettare ancora avrebbe significato mettere a rischio le condizioni psicofisiche di tanti. Ci sarà invece da aspettare ancora per gli sport di squadra e di contatto, così come vede molte criticità nella riapertura di palestre e piscine. L’assessore ha concluso che lo sport nella fase due non sarà uguale a prima, niente scambi di mano, niente abbracci, niente contatto fisico.

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