In particolare, chiede un aumento della consistenza delle risorse da elargire e l’inclusione di altre categorie di beneficiari
PESCARA – Il Consigliere regionale M5S e Vice presidente della III Commissione Agricoltura, Sviluppo economico e attività produttive Giorgio Fedele, in una nota sottoscritta anche dai colleghi, componenti della III e della V commissione, Pietro Smargiassi, Francesco Taglieri, Marco Cipolletti e Barbara Stella, hanno evidenziato le diverse criticità riscontrate all’interno della prima bozza della Legge 118/2020, che punta a fissare le misure economiche per fronteggiare la crisi conseguente all’emergenza Coronavirus in Abruzzo.
Nella nota dicono di rinnovare– la loro disponibilità a collaborare con la maggioranza di centrodestra per arrivare a un testo condiviso, che aiuti realmente l’economia abruzzese a ripartire con gli aiuti necessari ma che ci sono diverse problematiche su cui non si può rimanere in silenzio. A partire dall’immotivata esclusione di un’ampia fetta di categorie lavorative dall’elenco di possibile beneficiari. Il progetto di legge, infatti, si rivolge esclusivamente alle microimprese del turismo, della ristorazione e del commercio al dettaglio. Così come è scritta adesso, si tratta di una misura che lascia fuori moltissimi altri settori nevralgici dell’economia abruzzese, per esempio le Partite IVA che operano nel settore dell’artigianato, i liberi professionisti, tutto il comporto agricolo e agroalimentare e le società sportive dilettantistiche. Un’esclusione che, allo stato attuale, non ha ancora avuto una motivazione precisa da parte del centro destra abruzzese, e che rischia di essere discriminatoria verso quei settori che, esattamente come gli altri, hanno subito le conseguenze dell’emergenza Coronavirus e meritano di essere supportati. Il M5S proporrebbe quindi emendamenti affinché sia ampliato il novero di soggetti che potranno beneficiare degli aiuti.
Non giustificano, poi, la scelta di creare un ‘click day’ per fare richiesta di finanziamento. Nel testo è previsto che il contribuito sarà distribuito a seconda dell’ordine di arrivo delle domande. Di fatto, se non si interverrà per tempo, la Lega e tutta la maggioranza potrebbero approvare un provvedimento sensazionalistico che, invece di intervenire a seconda della necessità e del bisogno, avrà come unico riferimento il ‘chi arriva prima degli altri’. Un modus operandi che, evidentemente, rischierebbe di creare ulteriori e immotivate disparità sul nostro territorio.
Sottoineano inoltre come la copertura finanziaria sia insufficiente per intervenire con forza necessaria sul tessuto economico abruzzese. I 19 milioni di euro previsti non giustificano in alcun modo le entusiastiche dichiarazioni con cui la maggioranza ha presentato il provvedimento, e affinché possa incidere realmente sulla vita dei lavoratori, la Giunta regionale Lega-FI-FDI deve impegnarsi da subito a trovare ulteriori risorse.
Il M5S chiede quindi, Regione Abruzzo sani in fretta queste criticità precisando che se la Giunta dimostrerà di voler ascoltare le sue proposte concrete, aprendo una discussione da allargare al Consiglio regionale, aumentando la consistenza delle risorse da elargire e modificando le modalità di distribuzione, non avrà problemi a mostrare un atteggiamento propositivo nei confronti del centro destra.