Lo afferma Maurizio Bertollo, docente di Attività motoria all’Università d’Annunzio, interpellato sugli effetti della reclusione forzata
PESCARA – Maurizio Bertollo, docente di Attività motoria all’Università d’Annunzio di Chieti Pescara, specializzato in Psicologia dello sport, in merito alle ripercussioni generate dalla forzata reclusione alla quale sono sottoposti i cittadini per via dell’emergenza coronavirus.
“Le ricadute sul piano psicologico sono evidenti -ha dichiarato all’Ansa- perché in mancanza di attività fisica diminuiscono i livelli di autoefficacia e non si raggiunge il necessario equilibrio relativo al bilanciamento. Ciò si traduce in una minore capacità di rispondere allo stress”.
“É dimostrato che l’attività fisica produce grossi benefici sul piano mentale e dell’equilibrio psichico – ha concluso Bertollo – dunque il rischio concreto è che una volta finita questa situazione di emergenza dovremo pagare troppi psicologi e psichiatri”.