Uno scetticismo motivato dal fatto che la burocrazia che inficia le modalità di accesso, che non sono statee semplificate come il Consiglio Nazionale aveva proposto, non dovrebbe permettere di arrivare entro il 15 aprile alla liquidazione delle somme da erogare.
Sussiste anche il dubbio che i fondi stanziati non siano sufficienti a coprire tutte le richieste provenienti dalle imprese. L’Abruzzo, inoltre, non può presentare richieste di cassa integrazione in deroga dato che, pur essendo stato approvato l’accordo quadro regionale, ad oggi non è stata ancora resa nota la procedura informatica mediante la quale poter presentare le richieste.
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