Si è conclusa lunedì 13, la sedicesima edizione del Corso di formazione rivolto alle coppie che intendono adottare dal titolo “La gestazione della famiglia adottante”
ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) – L’iniziativa, curata dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Roseto e dall’Azienda sanitaria locale di Teramo, ha proposto tre sessioni di incontri. Il corso è stato tenuto dallo psicologo Natalio Florà, dall’assistente sociale Natascia Parisciani, componenti dell’équipe integrata per le adozioni nazionali e internazionali, che comprende i Comuni di Roseto, Canzano, Atri, Castellalto, Arsita, Castiglione, Basciano, Castilenti, Bisenti, Cellino, Cermignano, Morro d’oro, Montefino, Notaresco, Penna Sant’Andrea, Pineto, Silvi. Nelle tre sessioni sono intervenuti Sara Michetti, psicologa e psicoterapeuta, Antonella Sansò, psicologa, Grazia De Luca, psicologa scolastica, mediatrice sistemico relazionale, psicologa del benessere; Patrizia Mazzone, psicologa e psicoterapeuta sistemico relazionale e familiare.
“L’adozione di un bambino è un enorme atto d’amore”, dice l’assessore alle Politiche sociali, Luciana Di Bartolomeo, “ma è un gesto che va fatto con una adeguata preparazione. Ecco perché sono auspicabili e opportuni, per non dire necessari, gli incontri come quelli che organizziamo da anni. Inoltre, da madre, mi sento di poter consigliare la partecipazione a tutti, i corsi sono un’occasione di apprendimento e crescita per qualsiasi genitore”.
“Salire terreni impervi non è facile, ma con i piedi ben saldi si va avanti e non si cade all’indietro”, commenta Natascia Parisciani, assistente sociale del Comune, “Il legame è indissolubile, forte, tenace e diventa luce di un faro che orienta e salva, il punto da dove partire pieni di speranza, in un mare in tempesta. Si può capire solo tra noi… Siamo in viaggio, pronti ad arrivare alla meta. Il desiderio è da tempo e spinge a guardare il futuro intrecciato con il passato: due anziani sorridenti sono il ricordo d’amore e, insieme, ciò che alla fine rimarrà…Noi (due), perché sarà giusto lasciare andare. Coppie in cammino, nascono condivisioni; percorso di crescita per accogliere la crescita di qualcuno che verrà. Allora, l’abbraccio permette di trasmettere colore e calore e, allargando le braccia, l’ambiente d’affetto diventa più grande e si fa più numeroso e rumoroso. Il gomitolo si è sciolto”, conclude Parisciani, “Il filo si è intrecciato con i sogni, i desideri, l’amore e ha unito… per raccontare, un domani, altre e nuove storie”.