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Corte d’Appello dell’Aquila:interventi sulla presunta soppressione

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L’AQUILA –  Il  Consigliere Comunale Maurizio Capri, capo gruppo PD,in una nota, paventa la soppressione della Corte d’Appello dell’Aquila ed annuncia che  presenterà un ordine del giorno al Consiglio Comunale in programma oggi, lunedì 25 agosto 2014.Recita il suo comunicato:

 Esprimo grande preoccupazione sulla questione di una eventuale ipotetica soppressione della Corte d’Appello dell’Aquila in quanto, se è vero che nel decreto sblocca Italia in discussione nel prossimo Consiglio dei Ministri del 29 agosto p.v. non si parla di soppressione della Corte d’Appello dell’Aquila, è pur vero che da indiscrezioni circolate in questi giorni il Governo avrebbe in animo di ridefinire la geografia giudiziaria attraverso la razionalizzazione dei distretti di Corte d’Appello anche mediante accorpamenti tra corti d’appello esistenti e attribuzione di circondari di tribunali appartenenti a distretti limitrofi, secondo criteri oggettivi e predeterminati che vedrebbero interessati alcuni distretti di corte d’appello tra cui l’abruzzo. Si rende pertanto necessario mantenere alta la guardia al fine di scongiurare l’attuazione di questo disegno scellerato che andrebbe ad aggiungersi ai pesantissimi interventi che hanno portato alla chiusura di centinaia di uffici giudiziari tra sezioni distaccate di Corte d’Appello, Tribunali e Uffici del Giudice di Pace e che hanno visto coinvolti molti uffici anche in Abruzzo, con notevoli disagi per i cittadini. Al riguardo presenterò un ordine del giorno al prossimo Consiglio Comunale in programma per lunedì 25 agosto con il quale chiederò al Sindaco, alla Giunta municipale ed a tutte le istituzioni territoriali un impegno concreto con ogni mezzo legittimo, al fine di impedire la soppressione e/o la ridefinizione del Distretto di Corte d’Appello dell’Aquila.

Pronta la risposta  di Massimo Cialente, Sindaco dell’Aquila  che ritiene non ci sia alcun rischio per la Corte d’Appello  e  ne spiega le ragioni nel seguente comunicato:

Mentre condivido la proposta del capogruppo PD in Consiglio comunale Maurizio Capri di affrontare anche a livello regionale la discussione sulla riorganizzazione dell’assetto giudiziario italiano, trovo assolutamente fuori posto e della serie “voglio far sapere che esisto”, gli interventi di giovani leoncini del centro destra Liris e Piccinini, sulla vicenda di una paventata soppressione della Corte d’Appello d’Abruzzo.Prima di parlare, infatti, si deve cercare di informarsi. Basta andare sul sito del Ministero della Giustizia dove, nell’affrontare il riassetto dei 26 distretti di Corte d’Appello, all’undicesimo dei 12 punti, non si parla assolutamente di soppressione di distretti con un sufficiente numero di abitanti e tanto meno ricadenti in importanti capoluoghi di Regione.
In questa fase, finalmente, l’Italia si avvia ad una riforma della Giustizia, una delle cause più gravi di non competitività del Paese, per il recupero di efficacia ed efficienza.In questa ottica si inserisce anche la riorganizzazione dei 26 distretti di Corte d’Appello.
Personalmente, ritengo che le forze democratiche che hanno veramente a cuore le sorti del Paese, dovranno assolutamente appoggiare il disegno del Governo. Per quanto riguarda i distretti di Corte d’Appello, il 29 Agosto, il Governo presenterà un progetto che affiderà come riflessione al Parlamento.Per tutte le informazioni da me raccolte, a mio parere, la Corte d’Appello dell’Aquila non corre alcun rischio.Al contrario, ritengo, che forte della sua storia di Foro di grande tradizione e qualità, e a fronte del suo ruolo baricentrico di centro d’Italia, nonché il complesso e la qualità dei nostri uffici giudiziari, sui quali stiamo intervenendo con importanti investimenti andando a realizzare una vera e propria cittadella della Giustizia, in questa riorganizzazione, comprensiva della Giustizia e del suo assetto territoriale, la Città dell’Aquila saprà proporsi anche come riferimento per più ampie funzioni e riferimenti territoriali.
Tra l’altro, questo Governo, pur in presenza di terribili difficoltà economiche, è il primo che, dopo la tragedia dell’Aprile 2009, rivolge una fattiva attenzione al destino della Città e della sua ricostruzione soprattutto economica e sociale, ed è quindi neanche stato mai lontanamente neanche sfiorato dall’idea di cancellare la nostra Corte d’Appello.

 

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