I fatti risalgono al 1° marzo del 2011. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe costretto una donna straniera a fare del sesso orale, dopo averla adescata con la scusa di un’offerta di lavoro.
I due sarebbero stati messi in contatto da un amico comune, che anche altre volte avrebbe aiutato la donna a trovare un impiego. Il Collegio, presieduto dal giudice Antonella Di Carlo, ha anche condannato l’imprenditore a risarcire la donna con una somma pari a 8mila euro. La vittima e’ stata difesa dall’avvocato Liborio Romito.
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