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Covid-19, il Comune dell’Aquila in aiuto degli operatori turistici

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Biondi e Aquilio hanno dichiarato che il Comune sarà sempre al fianco di operatori ed esercenti per agevolare  il ritorno alla normalità

L’AQUILA – Il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e l’assessore al Turismo, Fabrizia Aquilio, alla luce della nota inviata da Federalberghi L’Aquila, hanno dichiarato che il settore del turismo, insieme a quello di bar e ristoranti, è certamente tra i più penalizzati e colpiti dalle restrizioni legate all’emergenza Coronavirus. Il Comune sarà, al massimo delle sue possibilità e secondo quelle sono le sue prerogative, al fianco di operatori ed esercenti per agevolare e semplificare il ritorno alla normalità in vista della cosiddetta fase due.

Proprio ieri, nell’ambito della campagna di ascolto e di confronto con le categorie produttive locali per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, dopo gli incontri già svolti con le associazioni dei commercianti e con i rappresentanti del mondo edile e dell’artigianato, sindaco e assessore hanno tenuto una riunione in videoconferenza con gli operatori del settore ricettivo, turistico e culturale.

Biondi e Aquilio hanno spiegato di aver ascoltato esigenze ed istanze, ricordando che le competenze in capo al Comune sono di natura molto ridotta rispetto alle necessità della categoria. Stanno predisponendo una delibera per il differimento dei termini del versamento Tari a settembre, che dovrà essere approvata dal Consiglio comunale, in attesa di capire quali provvedimenti saranno emessi dal governo a sostegno di queste tipologie di attività.

Per quanto riguarda l’Imu, di fatto l’ente locale funge cassiere per conto dell’erario, perché l’intero importo fino all’aliquota, minima, applicata dello 0,76% viene riversato integralmente nelle casse dello Stato.

Durante la videconferenza sono emerse idee interessanti su cui poter lavorare e che faranno parte della programmazione turistica che la Regione dovrà attuare alla luce dei cambiamenti legati al Covid-19. A disposizione ci sono fondi comunitari pari a circa 6 milioni di euro e c’è già un bando in corso sull’individuazione di un brand Abruzzo. Biondi ha detto di aver chiesto, con una nota inviata all’assessore regionale al Turismo Mauro Febbo, di coinvolgere sindaci e assessori alla promozione turistica delle maggiori città d’Abruzzo per concordare strategie e definire insieme obiettivi.

Il turismo lento, il basso indice di popolosità delle nostre zone, la qualità della vita dell’aria, dell’acqua e del cibo dei nostri territori, uniti alla bellezza dei borghi e delle nostre montagne possono essere gli elementi vincenti per superare le difficoltà derivate dalla pandemia. Anche nel turismo, così come nel campo enogastronomico si andrà alla ricerca del chilometro zero e della filiera corta. L’Abruzzo, costiero e delle aree interne, può rinforzare il suo appeal nei confronti di un bacino di utenza molto ampio, quello delle grandi metropoli a noi vicine, come Roma e Napoli, con milioni di cittadini che potrebbero scegliere un nuovo modo di andare in vacanza. Dovremo stimolare l’interesse verso questa terra, essere pronti ad accoglierli e ad offrire loro prodotti di qualità.

Pubblicato da
Marina Denegri

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