Una buona difesa immunitaria aiuterebbe a bloccare il virus. Si può avere grazie a sane abitudini di vita, melatonina e vitamina C
ORSOGNA – In un video pubblicato sulla pagina ufficiale del Comune di Orsogna, il Dottor Giorgio Nenna ci spiega l’importanza delle difese immunitarie, determinanti per impedirci di contarre il Coronavrus, o eventualmente, per contrarlo in una forma non aggressiva. É comprovato che ci si ammala in particolari situazioni e, comunque, quando le difese immunitarie sono basse: stato generale di debolezza generale; se le difese sono impegnate a combattere altri virus o batteri; in caso di abbassamento della temperatura corporea, che può avvetire semplicemente stando al freddo oppure ingeredo aria fredda: questo perché la temperatura ideale per il virus é attorno ai 34-35 gradi.
Ci sono vari modi per tenere alte le difese immunitarie. In commercio esistono sostanze naturali quali echinacee, ribes sambuco, propoli, che spesso si assumono associate alle vitamine. Poi c’é il lisozima, una sostanza che attacca in forma diretta visus e batteri, specia a livello di mucose. Ma l’aumento delle difese immunitarie si può avere anche con corrette abitudini di vita: evitando lo stress, perchè il cortisolo che si produce in quelle situazioni finisce per abbassrea le difese; facendo attenzione ad avere una buona qualità del sonno, perchè quest’ultimo limita lo stress e dà una condizione di vita più tranquilla; facendo attività fisica, anche stando a casa, perchè l’esercizio fisico ha il potere di aumentare gli anticorpi del 25% e di libera endorfine, che limitano lo stress.
Nell’alimentazione è importante consumare frutta e verdura per le vitamine contenute e mantenere sano l’intestino, che ha la sua importanza anche nella produzione di anticorpi, per esempo assumendo probiotici.
Una buona difesa immunitaria può bloccare il virus ed evitarne la duplicazione con i virioni, e conseguente infiammazione. Questo ci spiega perchè gli anziani, con difese immunitarie più basse siano più a rischio. Il virus staziona 5 giorni nelle vie aeree più alte; successivamente, se non debellato, passa ai polmoni, con rilascio di virioni e coinvolgimento di altri organi. Il periodo più acuto si registra attorno al decimo giorno con possibilità di distress respiratorio.
A questo punto si ha il rilascio nei polmoni delle citochine infiammatorie prodotte dagli inflammasoni, che fanno parte del sistema immunitario. In sintesi gli anticorpi che, in caso di infezione lieve, apportano un contributo determinante per debellare la malattia, in presenza di infezioni gravi facilitano la diffusione del virus e finiscono per essere di danno.
Si é riscontrato che bambini e donne in gravidanza si ammalano meno facilmente: uno studio ha attribuito questo fenomeno alla presenza della melatonina, l’ormone prodotto dalla ghiandola pineale che regola le funzioni del sonno-veglia utilizzato come integratore per regolare la qualità del sonno ma anche inibitorio delle fuzioni immunitarie incontrollate e degli inflammosomi. Lo stesso discorso vale la vitamina C, che é anche antiossidante, immunitaria.