L’AQUILA – “La difficile situazione che si è venuta a creare in Italia e nel mondo impone misure drastiche per l’immediato e l’opportunità di riflettere sul presente per ripensare il futuro. In questi giorni il governo nazionale apre le porte all’innovazione con il decreto Cura-Italia: di fronte all’emergenza che stiamo vivendo si vuole accelerare la modernizzazione delle dotazioni tecnologiche della pubblica amministrazione attraverso l’acquisizione di beni e servizi per garantire il lavoro agile e allo stesso tempo l’erogazione di servizi online più efficienti per cittadini e imprese.
Anche a livello regionale il progetto di legge “Misure straordinarie e urgenti per l’economia e l’occupazione” per contrastare la grave crisi socio-economica, propone misure straordinarie e provvedimenti rivolti a tutt’i cittadini, imprese, liberi professionisti e lavoratori autonomi.
Le tecnologie digitali sono il motore dell’innovazione che in questo momento consentono di gestire questa fase di transizione, ma al tempo stesso offrono una grandissima opportunità di rinnovare vecchi modelli socio-economici che da tempo dimostrano i loro limiti rispetto alle esigenze della nostra società.
In questo contesto gli ingegneri esperti di tecnologie digitali e delle reti, gli ingegneri clinici ma quelli industriali possono dare un contributo significativo alle pubbliche amministrazioni a qualsiasi livello, da quelle comunali passando attraverso a quelle provinciali e regionali fino a quelle nazionali.
Ci troviamo in un momento difficile e senza precedenti ma allo stesso tempo di straordinaria trasformazione che richiede l’impegno e la partecipazione di tutti, in particolare degli ingegneri. La nostra società è cambiata, forse ancora non ne prendiamo coscienza ma è cambiata. Sta a noi scegliere se guidare e governare il cambiamento o se subirlo ancorati ancora a vecchi modelli che hanno già dimostrato il loro anacronismo”.