L’ordinanza che istituisce le Usca equipara l’infermiere a medico e autista recando un danno alla professionalità degli infermieri
REGIONE – La segreteria Regionale NurSind Abruzzo, in una lettera inviata all’assessore regionale alla Salute Nicoletta Verì, si é detta soddisfatta per le attivazioni delle USCA (Unita Speciale di Continuità Assistenziale) da parte delle ASL abruzzesi.
Ritiene, però, che il punto dell’ordinanza che le ha istituite, in cui si dice che le Aziende devono fornire alle USCA “un’auto aziendale e, ove possibile, un collaboratore: infermiere/oss/autista”, individuando come “collaboratore” un infermiere, finisca per non considerare l’autonomia professionale di questo’ultimo. Inoltre, secondo il sindacato, crea una sorta di incomprensibile equivalenza di funzioni tra infermiere, oss e autista, professionalità che equivalenti non sono, con evidente e altrettanto illogica corrispondenza e parità di attribuzione fra le tre figure, così creando una indebita interscambiabilità tra gli stessi, e ciò in aperta violazione di legge. Senza contare che il reclutamento del personale medico é avvenuto tramite un bando che prevedeva un compenso orario di 40 euro e una copertura assicurativa per gli infortuni derivanti dall’incarico assegnato.
A fronte quindi della sperequazione tra le figure professionali coinvolte e del danno alla professionalità degli infermieri, che si sono venuti a creare, il sindacato chiede all’assessore Verì l’apertura di un bando per il reclutamento delle figure richieste (infermiere, oss, autist)a prevedendo una retribuzione congrua per le tre figure professionali (rispettivamente 30€/h, 20€/h e 18/) e un’ assicurazione per gli infortuni derivanti dall’incarico assegnato.