Il Sindaco Magnacca ha deciso di seguire la linea di Conte e di non riaprire attività che l’ordinanza di Marsilio consentirebbe
SAN SALVO (CH) – Tiziana Magnacca, Sindaco di San Salvo, attraverso i social, ha voluto precisare quale saranno i comportamenti nella sua città in questi giorni. “Dal 26 aprile, giorno in cui il Premier Conte ha formato il suo DPCM ad oggi, si sono accavalati piu provvedimenti e si é creata un po confusione anche perche alcuni provvedimenti hanno finito per incidere su quelli del Sindaco -ha esordito il Sindaco- Vorrei far chiarezza. In forza dell’ordinanza firmata dal Presidente della Regione Marsilio sono consentite corsa, passeggiate ed altre attivitànel prioprio comune residenza. Il provvedimento sindacale che chiudeva la pista ciclabile, però, vale ancora fino al 3 maggio perchè abbiamo deciso di aderire al pensiero del Presidente del Consiglio. Resteranno chiusi i parchi giochi nella parte attrezzata per i bambini e questa é una regola di buon senso perchè é difficile controllare i bambini mentre giocano. I giochini sono interdetti ai bambini per tutelare la loro salute; i piccoli, però, ora possono uscire per prendere un po di sole estare all’aria aperta.
I cimiteri saranno riaperti tra lunedì e martedì: sarà un accesso contingentato per evitare possibilità di assembramento. Sarà necessario indossare la mascherina ogniqualvolta non sia possibile garantire il distanziamento.Dal 4 maggio sarà possibile fare una seria di attività attinenti allo sport professionale.
La Magnacca ha sottolineato che “Non é un liberi tutti. É opportuno da questo momento in poi, a prescindere da ogni provvdimento, che tutti quanti noi siamo responsabili per proteggerci e per proteggere gli altri. La responsabilità non é del Presidente del Consiglio, del Governatore o del Sindaco: è di ciascuno di noi. Non comportandoci in maniera responsabile rischieremmo di vanificare gli sforzi non solo di chi é stato a casa ma anche e soprattutto di chi ha visto fermarsi la propria attività produttiva. Solo così potremo tornare ad una ripresa dell’attivirtà sociae, lavorativa e di relazione”.