“Come richiesto, un nuovo contingente del Gruppo operativo mobile é arrivato nella struttura ed é stato fatto alloggiare dignitosamente”
SULMONA – Riceviamo e pubblichiamo una nota pervenuta e firmata da Mauro Nardella Segretario generale territoriale di UIL PA Polizia Penitenziaria.
“Lo avevamo espressamente richiesto e questa volta è arrivata puntualmente la positiva risposta da parte del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.
Un nuovo contingente del Gruppo operativo mobile ha infatti raggiunto, nella serata di ieri, la struttura penitenziaria peligna e, come sempre richiesto dalla UIL, fatto alloggiare questa volta presso la scuola di Formazione dell’amministrazione penitenziaria in località Fonte d’amore, in una condizione di ospitalità degna di essere definita tale.
È proprio il caso di dire che una boccata d’ossigeno è stata data all’ipossiaca situazione venutasi a creare presso il penitenziario di piazzale vittime del dovere.
Gli uomini di questo reparto speciale sarà messo a disposizione della Direzione del carcere e dell’ottimo Comandante di reparto Sarah Brunetti.
Sarà proprio quest’ultima, sempre in prima linea soprattutto in una situazione così drammaticamente evolutiva e malgrado la sua condizione di madre premurosa, che insieme al Sostituto commissario Angelo Palleschi, coordinatore del gruppo operativo mobile arrivato in soccorso del personale sulmonese, diramerà le istruzioni per l’uso.
Gli effetti si sono già visti nei giorni scorsi e con l’arrivo del nuovo contingente per cui sono fermamente convinto che la situazione non potrà che migliorare.
Per questo motivo, oltre a tutti i colleghi che stanno dando l’anima in questi giorni, mi sento in dovere di ringraziare di cuore tutti gli appartenenti al Gom con in testa il direttore vale a dire il generale Mauro D’Amico al quale va il mio più sentito apprezzamento per l’ umanità dimostrata e la disponibilità offerta.
Un sentito ringraziamento ovviamente va al Capo del dipartimento Bernardo Petralia e al suo vice Roberto Tartaglia per aver accolto tutte le nostre proposte non ultime quelle di convertire il reparto collaboratori in presidio Covid.
Un particolare ringraziamento va anche a tutti quei detenuti i quali dopo aver capito la delicata situazione stanno collaborando in maniera fattiva affinché una condizione critica quale è quella che stiamo tutti vivendo in questi giorni non diventi apocalittica”.