Da subito noi amministratori garantiamo la messa a disposizione degli spazi necessari ed idonei dove poter praticare in sicurezza tale intervento. Questo se da un lato richiede il coinvolgimento degli operatori sanitari, nonchè di medici di base, pediatri, farmacisti, dall’altro auspica la partecipazione di tutti noi cittadini: ci è richiesto un ulteriore sforzo a sottoporci al test che è, però, fondamentale per arrestare la diffusione del virus.
È necessario, dopo L’Aquila, estendere questa importante operazione all’intero territorio regionale, in quanto una criticità ben specifica continua ad accomunare tutti i comuni della Regione, ovvero l’impossibilità di avere un tracciamento puntuale; ciò ha determinato la difficoltà a circoscrivere l’argine dei contatti stretti così da portare noi sindaci e tutte le istituzioni ad essere ignari delle sorveglianze attive.
Occorre che tutti noi dimostriamo sensibilità a preservare il diritto alla salute che non ricade soltanto sulla nostra persona, ma anche su chi ci è vicino e contamina l’ambiente in cui viviamo. Ho auspicato, da ultimo, che vi sia un percorso preferenziale dedicato al sistema scuola così da non procedere alla chiusura dei plessi e garantire al loro interno la sicurezza della popolazione scolastica. Io ci sono, non siete soli, non siamo soli e, come sempre, andiamo avanti insieme!”. Lo si apprende da un post di Facebook del sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto.
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