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Covid, Lega Lanciano su concessioni del suolo pubblico

da Marina Denegri

Ranieri: “L’amministrazione comunale semplifichi al massimo il procedimento di concessione del suolo pubblico”

Danilo Ranieri

LANCIANO – L’esponente lancianese della Lega Danilo Ranieri, proposto dal partito come possibile candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative, interviene sulla concessione del suolo pubblico agli operatori economici in vista delle prossime riaperture. “Probabilmente dal 26 aprile le restrizioni saranno allentate – spiega – e forse ci saranno maggiori libertà, quali attività all’aperto come teatri e cinema e ristorazione a pranzo e a cena. L’amministrazione comunale non ingabbi gli operatori economici in una stringente burocrazia ma semplifichi al massimo il procedimento di concessione del suolo pubblico”.

Al fine di consentire ad associazioni, operatori economici e ristoratori il ritorno alle proprie attività nel più breve tempo possibile “la Lega chiede l’individuazione di più aree all’aperto da destinare ad eventi teatrali e spettacoli – spiega Ranierie per quanto riguarda la ristorazione consentire, ove possibile, l’utilizzo di spazi pubblici adiacenti alle attività . Abbiamo il dovere di mettere a disposizione il massimo supporto a settori letteralmente annichiliti dalle misure di contenimento a causa della pandemia Sars Covid- 19”.

Poi aggiunge: “Approfittiamo del Decreto Sostegni che ha prorogato dal 31 marzo al 30 giugno 2021 l’esenzione dal versamento dell’imposta relativa alle occupazioni di suolo pubblico. Con prudenza, nel rispetto della legge e con senso di responsabilità, la città ha bisogno che i settori interessati dalle riaperture siano pienamente fruibili e a disposizione dei cittadini. L’amministrazione garantisca tempi rapidi e poca burocrazia”.

Per quanto riguarda la ristorazione Ranieri propone, dove possibile e senza intralciare la circolazione di auto e pedoni, di “sacrificare alcuni spazi pubblici e dare la possibilità gli esercenti di posizionarvi tavolini, in modo da sopperire all’inutilizzo, causa restrizioni, delle sale interne”.

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