L’AQUILA – Riceviamo e pubblichiamo una nota firmata dal Segretario Generale FP CGIL della Provincia dell’Aquila, Anthony Pasqualone, relativa allo stato di criticità dell’U.O. Cardiologia Utic dell’Ospedale di Sulmona.
“La scrivente FP CGIL, con la presente nota, torna, nuovamente, a porre l’attenzione su una ulteriore condizione di estrema criticità, venutasi a creare nell’ U.O. di Cardiologia/UTIC del P.O. di Sulmona, conseguente alla ben nota dilagazione dell’epidemia da Covid-19.
Risulta, infatti, che a causa dell’ampia propagazione di contagi da virus SARS-Cov-2, il personale che presta servizio nell’Unità Operativa suddetta, sarebbe stato ridotto allo stremo.
Delle circa 20 unità infermieristiche in organico, infatti, 8 sono risultate positive accertate al Covid-19, 4 sono assenti per malattia di altro genere e, pertanto, in servizio sono rimaste soltanto 8 unità di cui 4, però, ancora in attesa di responso del tampone.
Il ritardo nell’esito dei tamponi del personale sopracitato, sta ulteriormente pregiudicando una situazione già oltremodo compromessa; se, infatti, le 4 unità infermieristiche anzidette, dovessero sciaguratamente risultare positive all’infezione da SARS-Cov-2, si delineerebbe un quadro a dir poco drammatico, in quanto si troverebbero effettivamente in servizio, solo 4 unità infermieristiche, con l’impossibilità di poter garantire una turnazione a coperture delle 24 ore.
Per quanto concerne il personale OSS, ad oggi, risulta in servizio una sola unità, in quanto, delle 5 assegnate al reparto, 3 sono risultate positive accertate ed 1 unità è assente dal servizio per altri motivi.
La situazione non è di certo migliore per quanto riguarda il personale medico, infatti, in servizio, tra positivi accertati e personale assente ad altro titolo, risultano essere presenti solo 6 unità che devono garantire la propria attività sia nel P.O. di Sulmona che sul P.O. di Castel di Sangro.
La situazione sopra esposta, di per se già gravemente compromessa, a parere della scrivente, rischia di essere ulteriormente pregiudicata. Il pericolo, sempre più concreto, è che, in una situazione così drammatica ed in difetto di immediate azioni risolutive, si presenti la reale possibilità di una interruzione di pubblico servizio e conseguente mancata garanzia dei LEA che, data la criticità dell’U.O. in oggetto, produrrebbe delle conseguenze terribili sui pazienti che necessitano di prestazioni così essenziali, come quelle fornite dal sopra detto servizio.
La sanità del nostro territorio è ormai al collasso, le lavoratrici e i lavoratori si trovano, stremati, a dover fronteggiare delle situazioni sempre più critiche e, se non si riuscirà a programmare una dettagliata pianificazione del sistema che permetta di poter salvaguardare la salute e il lavoro di tutti, non si può di certo escludere che, la grave circostanza che ha colpito l’U.O.di Cardiologia/UTIC, si ripeta, in un futuro non molto lontano, in un qualsiasi altro servizio, con conseguenze che non vogliamo nemmeno immaginare.
Alla luce di quanto esposto, la scrivente O.S. chiede, alle SS.LL., che vengano immediatamente poste in essere tutte le azioni utili per poter ripristinare il fabbisogno di personale necessario a poter garantire le attività nel suddetto reparto, così come in ogni altro servizio, a garanzia dei LEA e nel rispetto delle vigenti normative contrattuali e legislative in tema di orario di lavoro.
Sottolineando l’urgenza delle azioni da intraprendere in merito e restando in attesa di rapidi aggiornamenti al riguardo, si porgono cordiali saluti”.
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