Vaccinazione anti-Covid prioritaria per i docenti di sostegno proroga della chiusura delle scuole sino all’estensione della vaccinazione
PESCARA – “Vaccinazione anti-Covid prioritaria per i docenti di sostegno che, sulla base anche dell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, devono proseguire con la didattica in presenza, su richiesta delle famiglie, per assistere ragazzi diversamente abili o con bisogni educativi speciali, e proroga della chiusura delle scuole sino a quando la vaccinazione al personale scolastico non sarà sufficientemente estesa. Sono le due richieste giunte oggi dal sindacato Snals, attraverso il segretario Carlo Frascati, durante la seduta della Commissione Pubblica istruzione ed edilizia scolastica, due istanze fatte direttamente al sottoscritto, Presidente della Commissione, e che verranno subito portate all’attenzione della giunta comunale”. Lo ha detto il Presidente della Commissione Pubblica Istruzione ed Edilizia scolastica, il capogruppo di Fratelli d’Italia Fabrizio Rapposelli, ufficializzando l’esito della seduta odierna della Commissione che ha visto la presenza del vicesindaco Gianni Santilli e del segretario Snals, il dirigente scolastico Carlo Frascati.
“A fronte dell’emergenza sanitaria che ormai da diverse settimane ha riportato Pescara in zona rossa, con tutte le limitazioni necessarie, a partire dalla sospensione dell’attività didattica in presenza e la ripartenza della Dad in tutte le scuole della città – ha detto il Presidente Rapposelli – riteniamo necessario dare voce anche al mondo della scuola, attraverso le sue figure sindacali, anche per renderci conto delle esigenze più concrete del comparto e di come il personale scolastico sta effettivamente vivendo un periodo professionale tutt’altro che facile, che molto spesso osserviamo solo attraverso gli occhi delle famiglie o degli studenti. Il Dirigente Frascati ha espresso apprezzamento per le scelte fin qui operate in particolare in Abruzzo e a Pescara, ritenendo assolutamente saggia la decisione di riprendere la Didattica a distanza a fronte di un progressivo peggioramento dei dati inerenti i contagi.
In realtà la scuola condotta attraverso lo schermo di un computer non piace a nessuno: non la amano gli studenti, non la amano i docenti che perdono un pezzo importante della formazione, ovvero quella dell’interazione, del rapporto diretto e non filtrato, ma oggi la Dad è una necessità per salvare vite umane perché tutti i dati ormai hanno dimostrato in modo inconfutabile che la scuola è stata un veicolo di trasmissione della variante inglese del virus che corre più veloce della prima forma del Covid, quella del 2020, e che colpisce i più giovani. E i sindacati hanno apprezzato anche il coraggio del sindaco Masci che, per primo, ha esteso la chiusura delle scuole anche alle materne, dove è ancora più difficile rispettare alla lettera le misure di cautela anti-Covid imposte dalla norma: è quasi impossibile dire a un bambino di 3 anni di mantenere la mascherina sul viso per cinque o sei ore, o di non abbracciare il compagno, o anche la maestra.
Tant’è che oggi la chiusura delle scuole materne è stata esplicitamente prevista nelle ‘Zone rosse’ anche nel nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che sarà in vigore da sabato 6 marzo sino al 6 aprile. Due ora le problematiche che ancora restano senza soluzione – ha proseguito il Presidente Rapposelli – innanzitutto la vaccinazione dei docenti, a partire da quelli di sostegno. Infatti tutte le ordinanze fin qui emesse e i Decreti prevedono l’attivazione della Didattica a distanza per tutti in zona rossa, fatta eccezione per gli studenti disabili o con bisogni educativi speciali ai quali viene riconosciuto il diritto di svolgere attività didattica, specie laboratoriale, a scuola con gli insegnanti di sostegno, che dunque di fatto continuano a dover andare a scuola in presenza a lavorare, a contatto con categorie fragili. È dunque evidente, come ha sottolineato Frascati, che tale categoria di lavoratori della scuola vada inserita tra coloro che hanno diritto alla vaccinazione anti-Covid-19 in via prioritaria per proteggere il personale, ma anche gli stessi ragazzi.
Poi resta il nodo della riapertura – ha aggiunto il Presidente Rapposelli -: a oggi, pare improponibile, secondo Frascati, ipotizzare la riapertura delle nostre scuole lunedì 8 marzo, ovvero il mondo della scuola ci chiede prudenza e, piuttosto, di ipotizzare una proroga della chiusura odierna e della prosecuzione della Dad almeno per altre due settimane, quando, si ipotizza, il numero dei vaccinati tra il personale scolastico dovrebbe finalmente essere considerevole e significativo. A oggi il virus continua a camminare sulle nostre gambe, dunque dobbiamo garantire misure assolutamente prudenziali per i nostri ragazzi. A tal proposito lo stesso vicesindaco Santilli ha ufficializzato che già nelle prossime ore dovremmo avere notizie circa la proroga o meno della zona rossa su Pescara, sulla base dell’indice dei contagi, e dunque della sospensione automatica delle lezioni in presenza e soprattutto Asl e Prefettura di Pescara comunicheranno al Comune le modalità di prosecuzione dello svolgimento delle operazioni di vaccinazione, con l’individuazione esatta del numero delle postazioni a disposizione e della loro collocazione sul territorio”.