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Covid, Rapposelli (FdI) su situazione attività produttive

da Marina Denegri

Per evitare un nuovo lockdown occorre continuare col sistema delle zone a colori e rafforzare i controlli da parte delle Forze dell’Ordine

fabrizio rapposelli

PESCARA – “Pescara e le sue attività produttive non possono permettersi un nuovo lockdown totale causa Covid-19. Due dunque le proposte che ritengo essenziali: da un lato, indipendentemente dal ‘colore’, ovvero che venga istituita una zona gialla, arancione o rossa, occorre comunque garantire l’apertura degli esercizi pubblici e di tutte le attività commerciali che non possono restare al palo; dall’altro il rafforzamento dei controlli da parte delle Forze dell’Ordine, anche con il coinvolgimento della Protezione civile, contro gli assembramenti e contingentando in modo reale gli ingressi negli spazi del quadrilatero centrale, che poi sono quelli più problematici e che vanno inevitabilmente a incidere anche sul resto della città. Nel frattempo, chiediamo l’apertura di un Tavolo di confronto oggi per programmare già l’estate 2021, ipotizzando un piano A, con uno scenario no-Covid, e anche un Piano B-Covid, ma anche per affrontare i grandi temi del rilancio della città legati allo sviluppo infrastrutturale per coinvolgere tutte le parti sociali, ad esempio, nelle grandi scelte che andremo a compiere su spazi come le aree di risulta. E’ quanto proposto nel corso della seduta della Commissione Commercio che ha visto la presenza delle Organizzazioni di categoria”. Lo ha detto il Presidente della Commissione Commercio e Attività Produttive, il capogruppo di Fratelli d’Italia Fabrizio Rapposelli ufficializzando l’esito della seduta che ha visto la partecipazione anche di Vincenzina De Sanctis per la Confcommercio, Barbara Lunelli per la Confartigianato, Carmine Salce per Cna e Camera di Commercio e Marco Canale del Consorzio Pescara Centro.

Dopo diverse settimane, con l’alternarsi delle varie zone prima gialla poi arancione, da domani rossa, abbiamo ritenuto opportuno sentire la voce delle associazioni di categoria, anche per avere un feedback circa i riflessi sulle attività commerciali e capire la loro effettiva incidenza sul nostro tessuto produttivo – ha detto il Presidente Rapposelli -. Purtroppo siamo tutti consapevoli che, a un anno dall’inizio dell’emergenza, ancora oggi il nostro lavoro, le nostre vite comunque dipendono dall’andamento del virus, dal suo indice di contagio e dalla sua diffusione e gli ultimi dati hanno determinato già da domani un ulteriore giro di vite da parte della Regione Abruzzo con una nuova stretta. La voce dei rappresentanti di categoria è stata unanime, ovvero il ritorno della zona gialla ha inequivocabilmente significato tornare a lavorare a un buon regime, con i clienti che hanno voglia di riconquistare una parvenza di normalità e quotidianità e che hanno di nuovo varcato la soglia dei negozi di fiducia, specie quelli che più di altri sono stati lungamente penalizzati dai provvedimenti di chiusura, come gioiellerie, pelletterie, negozi di scarpe, ma anche bar e ristoranti.

Tutti hanno confermato che nei negozi non ci sono assembramenti: gli accessi sono sempre controllati e misurati, com’è sempre stato del resto. Ma tutti, unanimemente, hanno lamentato quanto accaduto nello scorso fine settimana, quando complice il sole e il bel tempo, un flusso incontrollato di utenti si è riversato nel centro cittadino di Pescara, creando criticità in alcune zone come piazza Muzii, dove piuttosto che limitare le attività commerciali, vanno contingentate e regolate le presenze degli utenti, studiando anche dei percorsi e degli strumenti utili a disciplinare in modo graduale, misurato e progressivo l’ingresso dei fruitori. Due a questo punto le proposte: innanzitutto riteniamo che, seppur saremo costretti a cambiare di nuovo ‘colore’, non debbano più disporsi chiusure per alcune tipologie merceologiche, dunque niente chiusure per negozi, bar e ristoranti. Va invece rafforzato e garantito il controllo del territorio anti-assembramenti da parte delle Forze dell’Ordine, che vengono coordinate dalla Prefettura, compresa la nostra Polizia municipale che, a fronte di ordinanze regionali, comunali e di Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, ha il potere di regolamentare e contingentare i flussi di utenti nelle strade più a rischio.

E su tale fronte credo sia possibile e utile coinvolgere anche la Protezione civile, con l’assessore Eugenio Seccia, perché le Organizzazioni di volontariato aderenti potrebbero autorevolmente fornire un valido supporto, forti anche dell’esperienza maturata negli anni nella gestione degli eventi accanto al Comune. Ma non solo: dinanzi ai continui cambi di colore e al passaggio repentino da un regime di lavoro a un altro, è il momento di pensare al futuro, ovvero di cominciare a programmare le azioni di rilancio del commercio, del turismo e del territorio pescarese. A tal fine – ha aggiunto il Presidente Rapposelli – potrebbe essere fondamentale tornare a coinvolgere il Tavolo istituzionale di confronto da me già aperto all’inizio del mandato che veda la partecipazione di tutte le parti sociali coinvolte, a partire da esercenti e commercianti.

Due i binari di lavoro: da una parte iniziare a programmare l’estate 2021, pensando a cosa potremmo realizzare per riportare turisti e utenti a Pescara e a come realizzarlo, dunque un piano d’azione ‘A’ percorribile nel caso, come ci auguriamo, la curva pandemica facesse registrare un calo deciso; però dovremmo prepararci anche un Piano B di riserva, ovvero quali eventi potremmo comunque organizzare nel caso in cui dovessimo mantenere un atteggiamento prudenziale. Non solo: quel Tavolo sarà utile anche per confrontarci sui grandi temi dello sviluppo infrastrutturale della città, a partire dal piano delle aree di risulta che prevede, ad esempio, la realizzazione di una piattaforma commerciale che dovrà essere volano di sviluppo capace di integrare e completare, e non interferire con la ricchezza del centro commerciale naturale già esistente. L’obiettivo dovrà essere quello di creare sinergie puntando a ciò che ci offre l’innovazione, a partire dalla digitalizzazione delle imprese commerciali”.

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