Pallavolo

Cristian Piazzese é il nuovo allenatore della Pallavolo Teatina

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Veneto, 41 anni, proviene da un’esperienza a Casalmaggiore come secondo in A1 e tanti successi nel settore giovanile

NOCCIANO – La Pallavolo Teatina annuncia la sua nuova guida tecnica: Cristian Piazzese, classe 1980 dalla provincia di Venezia, sarà l’allenatore della prima squadra per i prossimi due anni. Nonostante l’ancor giovane età, si tratta di un tecnico che vanta già i suoi successi e un curriculum di tutto rispetto. Nel 2007 è stato campione d’Italia Under 14 a San Donà, e nei dieci anni successivi ha guidato varie compagini giovanili di formazioni di B1 e B2, togliendosi la soddisfazione di portare diverse atlete nel giro delle Nazionali di categoria. Forte anche di alcune esperienze all’estero, come scoutman della nazionale turca nelle qualificazioni per le Olimpiadi del 2008, e come primo allenatore di una formazione di A1 in Croazia, negli ultimi quattro anni si è misurato con l’ambiente della A1 italiana. Prima a Scandicci e poi a Casalmaggiore, ha lavorato prima come scoutman, poi come assistente e infine come viceallenatore. Il desiderio di tornare a fare il primo allenatore, in una squadra di “grandi”, lo ha spinto ad accettare con entusiasmo la proposta della Pallavolo Teatina:

«Sì, il desiderio di affrontare una nuova sfida e di mettere in pratica quello che ho imparato in questi anni è stato molto forte e ha costituito uno dei motivi della mia scelta. Ma ha influito anche l’intesa immediata e la comunione di intenti e di idee che ho subito riscontrato con la società. In più, la Pallavolo Teatina ha una struttura che, vi posso assicurare, tante società di serie A possono solo sognare: un palazzetto a sua esclusiva disposizione, praticamente a ogni ora del giorno, con la possibilità di giocare su due campi in parallelo e una sala pesi interna. È la condizione di partenza ideale per poter lavorare bene. Con la società abbiamo già impostato il progetto della nuova squadra: abbiamo parlato di tanti nomi, tutti validi, vedremo chi potrà arrivare. Comunque sia, io sono dell’idea che un allenatore debba modellare la squadra in base al materiale umano che ha a disposizione e alle qualità delle sue giocatrici. Non parlerò quindi di come vorrei che la mia squadra giocasse, o di schemi. Una cosa però è certa ed è figlia di ciò che ho imparato nella mia carriera: per i successi di una squadra tutto parte dalla difesa, dalla volontà di combattere tutti insieme su ogni pallone, come un gruppo unito. Questa dovrà essere la caratteristica principale della mia squadra: voler lottare su tutti i palloni».

Pubblicato da
Marina Denegri

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