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Croce Rossa e Misericordia di Pescara su maratona d’annunziana

da Redazione

PESCARA – Riceviamo  e pubblichiamo integralmente la nota della Croce Rossa e Misericordia di Pescara, che intervengono sull’assistenza sanitaria durante le manifestazioni sportive  ed in particolare su quanto accaduto domenica scorsa  nella maratona d’annunziana.

Le scriventi Organizzazioni di volontariato, intendono fare alcune precisazioni in merito alla triste vicenda dell’organizzazione del soccorso nell’ambito della maratona Dannunziana della scorsa domenica. Si legge infatti, in vari articoli, che l’assistenza sanitaria in tale manifestazione sia stata affidata alla società privata “Abruzzo Ambulanze” che avrebbe prestato servizio con i propri “volontari”. Tuttavia, dal racconto delle cronache, sembrerebbe che al momento dell’intervento sul povero Sig. Duilio Fornarola, sia stata necessaria un’altra ambulanza del 118, poiché “meglio equipaggiata”.

Innanzitutto appare assai strano che su un evento così importante non sia stato coinvolto sin dall’inizio (come sempre accaduto in passato) l’intero sistema di emergenza locale ed in particolare il 118 che lo coordina e dirige, o comunque Associazioni preparate ad affrontare grandi eventi con strutture, materiale e mezzi idonei. Infatti un grande evento come questo, che ha coinvolto migliaia di persone, interessa necessariamente l’intera popolazione. Le associazioni scriventi sono state chiamate a soccorrere alcuni atleti della maratona, per fortuna in episodi meno gravi del triste noto evento, in quanto, evidentemente, non assistiti in modo adeguato dalla ditta preposta. Tali interventi hanno inevitabilmente lasciato il territorio scoperto di mezzi di soccorso a discapito dell’assistenza alla popolazione locale!

E’ ben noto che per prestare assistenza sanitaria le organizzazioni DEVONO avere un’autorizzazione sanitaria che certifichi l’idoneità dei mezzi e del personale che, nel caso della Misericordia di Pescara e della Croce Rossa Italiana, vengono rilasciate dopo aver affrontato corsi di formazione proprio dagli operatori del 118. Ci si chiede se la società privata in questione sia munita di tali requisiti; se così non fosse, ci troveremmo davanti ad una grave mancanza; un servizio cosi delicato non poteva essere affidato ad un’AZIENDA priva dei requisiti necessari.

” Invito le associazioni sportive, gli enti ed i comuni” dichiara Matteo Mattioli Commissario della Croce Rossa Italiana -Comitato locale di Pescara ” ad affidare servizi importanti ad associazioni che abbiano tutte le carte in regola per poter affrontare determinati eventi, ma sopratutto ad affidare questi servizi alle associazioni presenti quotidianamente sul territorio pescarese visto che le risorse ci sono”. Aggiunge inoltre Gianluca D’Andrea Responsabile dei Servizi della Misericordia di Pescara ” Costantemente i nostri volontari si sottopongono ad aggiornamenti e formazione per essere in grado di affrontare ogni tipo di emergenza sanitaria investendo in essa tempo e denaro”.

L’esigenza di tali precisazioni nasce poiché troppo spesso si generalizza e si confonde il lavoro – o meglio il servizio – di organizzazioni serie (per fortuna la maggioranza) che collaborano da anni con il 118, formano il proprio personale, aggiornano i propri mezzi e la propria strumentazione, svolgono i propri servizi senza alcun fine di lucro, con quello di altri soggetti, che hanno tutte altre caratteristiche e non sempre sono preparate adeguatamente a servizi di assistenza così delicati. Occorre chiarezza infine, perché sebbene probabilmente il Sg. Fornarola non poteva essere salvato comunque, mai vorremmo trovarci nuovamente davanti ad una situazione di una tale improvvisazione organizzativa, che oltre ad esporre a rischio gli atleti, lederebbe l’intera cittadinanza.

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