“Cronache della restanza – spiega Monterisi – è un libro che racconta l’Abruzzo dei paesi spopolati e delle sue genti, dei boschi sconfinati e delle montagne troppo spesso bistrattate e questo approccio nel presentarlo mi pare un ottimo modo per omaggiarlo. Raggiungere i luoghi di presentazione a passo lento poi, può essere un bel modo per cogliere tutto quello che spesso sfrecciando con l’automobile non notiamo. Non ne farò una fissazione, ma quando mi sarà possibile proverò a raggiungere i luoghi delle presentazioni del libro con un’andatura insolita per il nostro tempo. Vito Teti che per primo ha coniato il concetto della ‘restanza’ direbbe che questo è un buon modo per ‘viaggiare restando’.”
“La scommessa è ardua, l’esperienza sarà dura, farà caldo e il rischio di avere una vescica sarà sempre dietro l’angolo – continua Monterisi –. Si camminerà fino a sera, si soffrirà, si suderà tanto, ma si faranno anche tante risate e riflessioni interessanti e alla fine sono sicuro che ci riporteremo a casa il ricordo di un’esperienza unica. Se qualche martire vuole aggregarsi è ben accetto, basta armarsi di buona volontà. Si può fare solo un tratto o tutto il percorso, ci si può raggiungere la sera per dormire insieme, si può passare dove bivaccheremo per portarci una genziana o un po’ di compagnia, ogni trovata sarà ben accetta. Per tutti gli altri invece l’appuntamento è il 18 luglio alle ore 18 in piazza del Popolo a Fontecchio. Ad animare la discussione con noi, ci sarà anche il Libraio di notte”.
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