Cynthia’s Laundry giunge in Gargano, ospite del nuovo Monte Sacro Festival, dopo il caloroso successo della Prima Nazionale – avvenuta nello scorso fine settimana al Festival Quartieri dell’Arte di Viterbo – dove l’interpretazione di Anna Paola Vellaccio è stata particolarmente apprezzata, grazie anche all’intrigante regia di Riccardo Festa e agli originali costumi di Rossella Oppedisano,
Cynthia’s Laundry è una riscrittura di Roberto Cavosi, uno dei più affermati autori contemporanei, di “Cynthia’s Revel” di Ben Jonson, in chiave site specific.
Lo spettacolo infatti è parte de “La Guerra dei Teatri” un ciclo di riscritture, che si ispira alla disputa elisabettiana che vide coinvolti i giganti della commedia cinque-seicentesca inglese come Jonson, Dekker e Marston e forse anche William Shakespeare.
Nella riscrittura della disputa, sono coinvolti drammaturghi e autori di varie generazioni e registi con una serie di spettacoli esemplari delle pratiche del teatro contemporaneo.
“In questo senso vorremmo che con “guerra dei teatri” si intendesse anche guerra al fianco dei teatri e dentro i teatri, che spesso si trasformano in antri e labirinti dove si incontra l’ignoto e insieme ad esso si sfida la routine” Gian Maria Cervo – Direttore Artistico del Festival Quartieri dell’Arte.
Nella commedia originaria la dea Diana, detta anche Cinzia, in cui si tratteggia la figura di Elisabetta I, ha ordinato solenni festeggiamenti in Grecia.
I cortigiani e le dame riuniti per i festeggiamenti di Cinzia bevono tutti dalla sorgente di Narciso che fa sì che i bevitori crescano amorevolmente innamorati di se stessi e si lancino in una competizione di “complimenti di corte”.
Nella riscrittura di Cavosi l’opera diventa una satira sul potere e i meccanismi della sua conservazione, sulle conseguenze che questo ha anche su chi lo esercita. In un gioco ironico, erotico e dissacrante, troviamo la regina intenta a lavare i panni sporchi, a centrifugare senza sosta i suoi vestiti, per ripulire se stessa dal disgusto che le provocano i suoi cortigiani e le sue stesse azioni, purchè la festa continui.
“Poiché il Potere festeggia, festeggia sempre e comunque, festeggia se stesso soltanto esistendo” e la salvezza passa direttamente “tra la giusta dose di ammorbidente la scelta dell’anticalcare e il tempo adeguato per ogni lavaggio”.
La messa in scena di Riccardo Festa, con l’interpetazione di Annapaola Vellaccio, di qualità performativa e cool fun, ricorre a linguaggi contemporanei in una ricercata ambiguità tra forma e contenuto, come già dimostrato nei recenti lavori al festival Quartieri dell’Arte, Monte Sacro Festival e RomaEuropa Festival.
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