D’Incecco commenta lo spettacolo di San Patrignano a Pescara

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Il Presidente Consulta Giovani  ,Vincenzo D’Incecco , ha partecipato questa mattina allo spettacolo teatrale ‘Fughe da Fermi’ a cui hanno assistito oltre 400 studenti degli Istituti superiori di Pescara

PESCARA –  Questa mattina, presso l’Auditorium De Cecco, in piazza Unione, è andato in scena lo spettacolo teatrale ‘Fughe da Fermi’, prodotto dalla Comunità di San Patrignano. Oltre 400 studenti degli Istituti superiori di Pescara hanno assistito  in un silenzio assoluto e con massima attenzione all’evento che proponeva la storia di Giosuè, il suo viaggio alla ricerca della libertà assoluta da ogni genere di vincolo, la caduta nel vortice della droga a 15 anni e poi, a 19, il lento cammino della rinascita e della risalita, per scoprire finalmente che ‘libertà significa esserci’.

L’iniziativa , che ha permesso agli studenti pescaresi di confrontarsi con una realtà dura, ma concreta e tangibile, rientra nel progetto di prevenzione ‘VitaDipendenti’ promosso dal Dipartimento Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri al quale Pescara ha aderito nell’ambito dell’evento ‘We Free’.

Il Presidente della Consulta Giovani del Comune di Pescara, Vincenzo D’Incecco , che ha preso parte allo spettacolo , ha spiegato:

l’intera giornata si è imperniata attorno allo spettacolo che ha portato in scena la storia di Giosuè iniziata con un’affermazione: ‘Non è vero che a 15 anni non sai cos’è il dolore’. Giosuè, come ha raccontato ai suoi quasi coetanei, è entrato nella Comunità di San Patrignano a 19 anni e ormai, a 23 anni, è giunto al termine del programma di recupero e formazione. Ed è stato proprio Giosuè nel suo dialogo costante con gli studenti presenti in sala a spiegare loro che da adolescente era convinto che ‘la libertà significasse fare quel che si voleva’, dunque anche ubriacarsi, farsi le canne o tirare la coca. Solo oggi ha capito che ‘libertà significa esserci’.

‘Fughe da Fermi’ è uno spettacolo teatrale destinato appositamente al mondo della scuola e dei ragazzi, che intende fornire spunti di riflessione e di approfondimento sul tema della droga, permettendo agli stessi ragazzi della comunità di raccontarsi ai propri coetanei, un sistema spesso mille volte più efficace della voce di professori o di medici e sociologi, perché i ragazzi parlano il linguaggio degli studenti. Il percorso narrativo è stato scandito da riferimenti letterari, filmati e musiche che alla fine sono servite per fornire al pubblico anche le informazioni scientifiche sulla droga, sui danni che procura e sulla tossicodipendenza. Il racconto odierno ha posto l’attenzione su due aspetti cardine: la consapevolezza e la responsabilità che nel mondo delle dipendenze significano soprattutto la comprensione delle conseguenze delle proprie azioni. Allo spettacolo hanno assistito circa 400 studenti dell’Istituto ‘Acerbo’, dell’Istituto professionale Alberghiero ‘De Cecco’, dell’Ipsias ‘Di Marzio-Michetti’, dell’Istituto ‘Misticoni-Bellisario’ e del Liceo ‘Marconi’, e alcuni di quei ragazzi hanno anche partecipato un mese fa alla giornata del ‘We Free Day’ che si è svolto all’interno di San Patrignano.

 

Pubblicato da
Donatella Di Biase

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