LANCIANO – Rati chiude la prima serie di webinar con i professori universitari Mosè Ricci e Maurizio Carta, che affronteranno temi fondamentali legati a un “nuovo modello di sviluppo”, capace di abbandonare vecchi paradigmi e di inaugurare, con convinta decisione, la strada della sostenibilità, in tutte le sue declinazioni! I due ospiti saranno coordinati dalla prof.ssa Agnese Senerchia, architetto, socio RATI.
L’associazione continua la sua azione di sensibilizzazione sociale su temi cruciali della nostra epoca, che l’epidemia di Coronavirus ha fatto emergere in tutta la loro portata. Gli argomenti trattati nei sei appuntamenti che si sono susseguiti in questi due mesi hanno avuto un filo che li collegava tutti e tutti hanno messo a nudo le cose fatte, quelle non fatte, quelle fatte male in questi due decenni del nuovo millennio.
Nulla può tornare come prima, e quindi dobbiamo cogliere l’occasione della pandemia per fare anche quello che non si è mai fatto, farlo bene e fino in fondo.
Gli esperti coinvolti hanno toccato tutte le principali tematiche riguardanti i settori principali a tutti i livelli, non indugiando su alcune gravi vicende territoriali.
“Abbiamo intenzione di proseguire a fine estate, dice il presidente Di Fonzo, per ampliare e approfondire le problematiche più direttamente collegate alla nostra realtà territoriale e regionale. Proveremo a stimolare direttamente gli ordini professionali, le Università, il sistema scolastico e quello istituzionale affinché esprimano una resilienza e un attivismo più robusti, perché la crisi sistemica è profonda, anche se non sufficientemente avvertita da tutti”.
Intanto la prima fase la chiuderemo discutendo di una tematica vasta e articolata, cruciale, dal titolo molto impegnativo: «Da un modello di sviluppo predatorio a un modello sostenibile», che svilupperemo con due Professori universitari di grande prestigio.
“Con la pandemia, ci dice il prof. Mosè RICCI, entra drammaticamente in crisi un modello di sviluppo fondato sull’economia della finanza e sull’orizzonte metropolitano. La coincidenza tra le aree più infette e le aree più inquinate è impressionante e dipende in misura decisiva dall’ inquinamento che densifica l’aria e abbassa le difese dei singoli. Possiamo ora cogliere l’occasione per cambiare i vecchi orizzonti di crescita quantitativa, coltivando uno sviluppo dell’economia civile, una cultura del bene comune, dei beni relazionali e ambientali, avanzando una proposta di azione condivisa che preveda tempi e modi di attuazione diversi. Chiediamo che per la rinascita del Pese si eroghino fondi pubblici, credito agevolato, de-fiscalizzazioni, solo alle azioni dei singoli, degli Enti e delle imprese che concretamente perseguano 3 principi inderogabili per lo sviluppo ecologico e le sfide ad essi connesse: COESIONE SOCIALE E WELFARE, Educazione, Azioni per la felicità delle persone e la bellezza degli ambienti di vita. No digital divide; MITIGAZIONE E ADATTAMENTO AI GRANDI CAMBIAMENTI CLIMATICI, Energia da Fonti Rinnovabili. Riciclo Rifiuti. Lotta all’inquinamento, città “climate proof”; HABITAT SOSTENIBILE: Nessun aumento dell’Urban Footprint, riciclo-rigenerazione-riuso del patrimonio esistente, riorganizzazione della mobilità, valorizzazione delle risorse ambientali e paesaggistiche. Sono principi semplici, adattivi ai diversi settori, ai differenti contesti e alle diverse scale delle azioni di cambiamento. Prevedono sfide da perseguire e combattere giorno per giorno, che possano generare emancipazione sociale e spazi sicuri per una vita felice”.