“Quando si è decisori pubblici – ha sottolineato D’Alfonso – la rilettura dell’autorità giudiziaria incentiva la piena idoneità dell’attività amministrativa. Da parte mia, dunque, non c’è solo una condotta collaborativa, ma anche un apprezzamento di tipo istituzionale. Anche perché sono oltremodo interessato affinché si compia una puntuale diagnostica esaustiva di ogni aspetto”.
D’Alfonso ha ripercorso alcuni passaggi delle contestazioni, precisando però di non avere piena contezza documentale degli atti dell’inchiesta della Procura dell’Aquila in relazione ad appalti gestiti dalla Regione Abruzzo.
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