Si tratta non di rimborsi ma di ristori, non fruibili da chi non utilizzerà più il trasporto pubblico. Non vanno tolte risorse alle Regioni
PESCARA – Il Sottosegretario alla Presidenza con delega ai Trasporti, Umberto D’Annuntiis, ha sottolineato l’errore del consigliere Smargiassi, che ha parlato di rimborsi dei costi sostenuti per l’acquisto di abbonamenti di viaggio per servizi ferroviari e di trasporto pubblico quando invece si tratta di semplici ristori.
L’articolo 209-duodecies del DL rilancio, osannato da Smargiassi, in realtà prevede solo due modalità di ristoro per gli utenti: la proroga della validità del titolo di viaggio per un periodo pari a quello non goduto o un voucher di pari importo da dover spendere presso lo stesso vettore. Per tutti quegli utenti che non utilizzeranno più il trasporto pubblico locale, per impossibilità o mancanza di necessità (studenti che finisco gli studi e/o ancor peggio gente che ha perso il lavoro), il Governo non ha previsto alcun tipo di ristoro.
Il Governo continua a non curarsi di tutte quelle persone che oggi potrebbero trovare vantaggio, anche solo nel veder veramente rimborsato quanto speso per acquistare quegli abbonamenti.
D’Annuntiis chiede al consigliere Smargiassi di spiegare il taglio di 300 milioni al fondo straordinario per il Trasporto pubblico locale, che sarebbe servito per coprire i mancati ricavi e quindi anche per il ristoro di questi abbonamenti invitandolo ad attivarsi presso i propri rappresentanti al governo affinché queste risorse non vengano sottratte alle regioni, causando problemi agli utenti, ai lavoratori e alle aziende del settore. Nel frattempo la Giunta cercherà di trovare una pari garanzia di tutela per tutti gli abruzzesi.