Convegni

D’Annunzio e l’arte dei suoni, convegno di studi a Pescara

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PESCARA – Si terrà venerdì e sabato 2, 3 dicembre, con inizio alle ore 9.30 presso il Mediamuseum di Pescara, il Convegno “Ebbi nella musica la mia natività e la mia sorte”. D’Annunzio e l’arte dei suoni promosso dal Centro Nazionale di Studi Dannunziani, presieduto da Elena Ledda.

Il convegno, al quale partecipano eminenti dannunzisti, filologi e musicologi, è promosso sotto gli auspici del Cepell (Centro per il libro e la lettura) del Ministero della Cultura, con il patrocinio della Regione Abruzzo, del Comune di Pescara, della Fondazione “Il Vittoriale degli Italiani”, Garda Musei e della Fondazione Edoardo Tiboni. Con la collaborazione del Liceo Musicale Luisa d’Annunzio di Pescara, dell’Istituto Nazionale Tostiano di Ortona e del Centro Internazionale di Studi Riccardo Zandonai di Rovereto.

Il Convegno, dopo quello tenuto nel gennaio scorso su D’Annunzio e l’innovazione drammaturgica, con la partecipazione di 24 relatori, mira a far nuova luce sul rapporto fra il Poeta pescarese e l’Arte, in questo caso, l’arte musicale, quella dei suoni.

Ne analizzerà i motivi di fondo, di sviluppo, di compenetrazione tra vita e opera, sulla scorta di studi recenti e ritrovamenti di documenti d’archivio, offrendo nuovi spunti di ricerca e riflessione.

La musica fu sempre presente nella vita e nell’opera di Gabriele d’Annunzio: un bisogno vero, una passione forte. Fu la musa che ispirò i suoi esordi letterari, le sue prime liriche, gli scritti giornalistici, che permeò di sé i romanzi per poi divenire parte integrante dei suoi dammi: un’armonia di note che si trasformarono in parole e di parole che si tramutarono in note.

L’arte dei suoni fu motivo d straordinari incontri, di intense collaborazioni e fonte di amicizie profonde: dal maestro di Musica del Collegio Cicognini di Prato a Ottorino Respighi, da Francesco Paolo Tosti, il “dolce ed elegante compagno ortonese”, ad Alfredo Casella, tra gli ultimi ospiti al Vittoriale.

L’epifania di questa passione il Poeta la confessa prima nelle Faville del maglio quando scrive “Ebbi nella musica la mia natività e la mia sorte” (ripresa nel titolo del Convegno) ricordando l’ascolto, in compagnia del padre, di fronte al compianto del Cristo di Nicolò dell’Arca, nella chiesa di Santa Maria della vita, a Bologna, l’ascolto del motetto di Palestrina Peccantem me quotidie eseguito all’organo. E poi la riprenderà nel Libro segreto, considerato il suo testamento spirituale.

Il Convegno sarà accompagnato dalla Mostra fotografica (sempre presso il Mediamuseum) D’Annunzio il musico alato e i suoi musicisti e, in chiusura dei lavori, da un breve video-documentario, curato dal Centro Nazionale di Studi Dannunziani.

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