Rubén Darío è stato il maggiore poeta ispanoamericano del Novecento ed uno dei maggiori esponenti di quello che in America Latina va sotto il nome di “modernismo”, equivalente del cosiddetto decadentismo italiano. Subì l’influenza diretta di D’Annunzio, ma tra lui e il Vate ci sono delle “affinità elettive” che vanno al di là della congiuntura storica.
D’Annunzio sperimentò, come è noto, tutti i generi letterari, mentre Darío fu soprattutto un poeta. Tuttavia scrisse anche dei racconti fantastici e ad essi si richiama, in particolare, la conferenza per istituire un confronto con dei testi narrativi di D’Annunzio, alcuni dei quali poco conosciuti, apparsi nel 1916 in una raccolta intitolata Parabole e Novelle.
La serata, coordinata da Dante Marianacci, presidente del Centro Nazionale di Studi Dannunziani, sarà allietata dagli intermezzi musicali degli allievi del Conservatorio Luisa d’Annunzio di Pescara e dalla lettura di brani dalle opere di d’Annunzio e Rubén Darío che verranno prese in esame.
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