CHIETI – Oggi alle ore 17.30 presso il Caffè Letterario di Chieti in Via Pescara si terrà l’evento “Dante Rock”: la musica incontra Dante e la sua opera più famosa, la Divina Commedia. Il Prof. Nicola Longo leggerà il XXXIV Canto dell’Inferno: il suo è un gradito ritorno, visto che ora insegna a Roma, ma negli anni scorsi era docente all’Università di Chieti e aveva già deliziato i suoi studenti e gli amanti del “Sommo Poeta” con le sue letture.
A grande richiesta torna dunque un appuntamento che mancava da troppo tempo: tanti hanno chiesto al Prof. Longo di riportarlo a Chieti e finalmente la richiesta è stata esaudita. La lettura sarà accompagnata da interventi musicali di Paolo Fiorucci e Marco Di Pasquale, introdotti dal critico Paolo Talanca. L’ingresso al pubblico è libero.
Fiorucci (voce, chitarra, armonica) e Di Pasquale (basso, chitarra) eseguiranno tre brani rock in versione acustica e avanguardistica, in perfetta armonia con i versi di Dante: “Sympathy for the devil” dei Rolling Stones per presentare Lucifero; “Heaven on their minds”, tratto da Jesus Christ Superstar, all’incontro di Giuda nella bocca del demonio; “Stairway to heaven” dei Led Zeppelin per accompagnare il passaggio dall’inferno “a riveder le stelle”.
Talanca introdurrà i brani e a cercherà di far capire il loro stretto legame coi versi danteschi. Recentemente ha fatto molto discutere il suo ultimo libro “Vasco, il male”.
Perché il XXXIX Canto dell’Inferno? È lo stesso Prof. Longo a spiegarcelo: “È un canto importante visto che contiene la rappresentazione di Lucifero come un angelo bruttissimo e smisuratamente grande: un intero gigante è confrontabile alla misura di un suo braccio. Tratta inoltre ma anche l’idea del rovesciamento del progetto divino della creazione: dopo il peccato di superbia di Lucifero che tradisce Dio, il mondo viene rovesciato. Il nord diventa sud e il sud diventa nord”.
“Le ultime terzine segnano un mutamento di tono – continua Il professore – del ritmo della poesia, che assume la calma e la dolcezza tipica del Purgatorio. Nell’ultima terzina si rivedono brillare le stelle. Finito l’attraversamento del mondo senza luce, in cui s’è visto tutto il male che l’umanità è capace di fare, si ritorna sotto il cielo, nella più bell’alba della letteratura che illuminerà il mondo descritto nel primo del Purgatorio”.
Da segnalare che la lettura del Prof. Longo di questo canto è inserita nell’ultimo catalogo della mostra organizzata nel 2011 dalla Casa di Dante di Torre de’ Passeri a cura di Corrado Gizzi.
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