Il nuovo portiere gialloverde, classe 1985, porta a Ortona talento, personalità, mentalità ed esperienza: «Sono qui per portare la Tombesi il più in alto possibile»
ORTONA – È un vero e proprio colpo di mercato quello che la Tombesi ufficializza: Davide Putano sarà, assieme al suo omonimo e pari ruolo Davide Berardi, il giocatore incaricato di difendere la porta della Tombesi per la stagione 2019/2020. Palermitano, 34 anni, è stato titolare nell’ultimo campionato di serie A con la maglia del Real Rieti, con la quale ha anche conquistato la Coppa della Divisione. L’anno precedente aveva vinto la A2 nella sua Sicilia, con il Maritime Augusta, ma sfogliando il suo lungo palmarès balzano agli occhi soprattutto i tre Scudetti, conquistati tutti con la Luparense (nel 2007, nel 2012 e nel 2014), cui si aggiungono due Coppe Italia (con Luparense e Asti), tre Supercoppe italiane (tutte con la Luparense), una Winter Cup (con l’Asti), una Coppa Italia di A2 (con il Maritime) e venti presenze in Nazionale. Un palmarès che parla da sé, ma Davide non è venuto a Ortona a “svernare”, bensì per scrivere ancora pagine importanti della sua carriera e aiutare la Tombesi a centrare obiettivi prestigiosi:
«Diciamo che il merito del mio arrivo a Ortona è principalmente del presidente, che mi ha convinto e sin da subito mi ha messo al centro del suo progetto. La Tombesi è una società ambiziosa, che vuole crescere, e devo dire che è stato importante anche l’intervento di alcuni dei miei nuovi compagni, su tutti Pizzo e Silveira. La A2 di quest’anno sarà molto competitiva, ci sono squadre allestite, in alcuni casi, meglio di tante squadre di serie A, ma noi dobbiamo pensare prima di tutto a lavorare, giorno per giorno, con voglia di vincere, comportandoci da veri professionisti e creando un gruppo unito: la vittoria potrà essere solo la logica conseguenza.
Nella Tombesi trovo un portiere giovane come Davide Berardi, titolare della nostra Nazionale Under 19 e di cui ho sentito parlare molto bene, ma credo che per lui sia ancora tempo di crescere e di imparare, e io ritengo sia parte dei miei compiti di quest’anno aiutare un giovane e promettente collega a migliorarsi, mettendo a disposizione la mia esperienza e le mie conoscenze. Oltre a questo, l’obiettivo personale che mi pongo è quello di portare la Tombesi il più in alto possibile. Chi mi conosce sa che non mi accontento di partecipare, io voglio vincere anche quando gioco tra amici. Vengo da una stagione, a Rieti, nella quale ho conquistato un altro trofeo, la Coppa della Divisione, ma credo che nonostante l’età e il palmarès ci sia sempre qualcosa da dimostrare, per ognuno di noi. Il giorno in cui mi accontenterò semplicemente di divertirmi resterò a casa a giocare con gli amici, ma qui alla Tombesi voglio vincere».