‘Day By(ke) Day’, è possibile rinunciare all’auto per muoversi in centro!

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L’assessore alla Mobilità Fiorilli  è intervenuto sullo  svolgimento dell’evento  con chiusura al traffico corso Vittorio Emanuele

PESCARA- Corso Vittorio Emanuele con una veste diversa! Una lunga isola pedonale d’eccezione, senza auto in coda, senza clacson ai semafori, e senza gas di scarico nell’aria, attraversata solo da pedoni, mamme con bambini nel passeggino, ciclisti, autobus e dal Trenino che gratuitamente ha scorazzato i passeggeri lungo le vie del centro. Così si è presentata stamane la principale via del capoluogo adriatico chiusa al traffico per circa quattro ore, per adesione dell’amministrazione comunale al Day By(ke) Day – al Lavoro in bicicletta, la giornata europea dedicata alla mobilità sostenibile promossa dall’Associazione Pescara Bici e Fiab.

Una giornata che ha anche permesso alla città e alla stessa amministrazione di sperimentare la chiusura dello stesso corso, nel tratto compreso tra la rotatoria di via Michelangelo e l’incrocio con l’asse via Ravenna-via Teramo, lo stesso tratto che nel nostro programma di governo è previsto diventi pedonale o quasi, ovvero un asse riservato al trasporto pubblico.

Ovviamente ci sono delle migliorie e degli aggiustamenti da inserire, specie nel posizionamento delle transenne lungo gli assi perpendicolari al corso, ma essendo un’iniziativa di appena quattro ore, tentata per la prima volta, ritengo che possiamo ritenerci assolutamente soddisfatti e non escludiamo la possibilità di replicare l’evento.

 ha detto l’assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli che nella giornata odierna ha monitorato in strada la chiusura al traffico di un tratto di corso Vittorio Emanuele compreso tra la rotatoria di via Michelangelo e via Teramo in occasione del Day By(ke) Day.

L’ amministrazione locale crede nella mobilità alternativa e ciclabile in una città, Pescara, assolutamente percorribile con le due ruote non solo per puro svago, ma anche per raggiungere il proprio posto di lavoro, come ha ricordato l’assessore Fiorilli:

Oggi abbiamo troppe auto in circolazione, e personalmente credo che l’uso della bici sia realmente l’unica svolta possibile per le grandi città che soffrono problemi di mobilità, ma la soluzione non è semplicisticamente quella di togliere le auto dalle strade, prima dobbiamo dare delle alternative per non creare disagi a chi ogni mattina esce per andare a lavoro o a scuola. Da un lato dobbiamo dunque potenziare i mezzi pubblici, e lo stiamo facendo con la filovia; dall’altro lato dobbiamo potenziare le piste ciclabili, un aspetto strumentale importantissimo.

Poi bisogna cambiare la mentalità, anche della politica che deve investire nelle infrastrutture, è un problema di sensibilità: dobbiamo costruire nuove piste ciclabili e soprattutto mettere in rete quelle esistenti, dando massima sicurezza a chi sceglie di spostarsi in bici sul territorio cittadino e in tal senso c’è la volontà del nostro governo cittadino.

Tra gli interventi prioritari dell’ amministrazione infatti, c’è l’ampliamento delle rete delle piste ciclabili e l’adeguamento e messa a norma di quella esistente tra la Madonnina e piazza Primo Maggio.

L’iniziativa odierna, come preannunciato, è partita alle 7.30 con l’apertura dei sei check point presidiati dai volontari di PescaraBici che, nonostante la pioggerellina del primo mattino, sono scesi in strada rigorosamente in bici, indossando la classica pettorina gialla, e avviando il censimento dei cittadini che oggi hanno scelto di usare le due ruote per andare a scuola o a lavoro. Le postazioni aperte sino alle 9.30 si trovavano in piazza Italia, dinanzi all’ingresso del Comune; via Castellamare, incrocio con via Leopoldo Muzii; piazza Ovidio, dinanzi all’ex Caserma Di Cocco; Ponte di Ferro, accanto al Ponte D’Annunzio; via del Circuito, all’altezza di piazza Pierangeli; e la Nave di Cascella, sulla riviera nord.

Al check point ai ciclisti è stata consegnata una sacca con dei gadget, ossia un cappellino donato dalla Cantina Tollo e un biglietto di una lotteria con cui partecipare all’estrazione di due city-bike. Lo scorso anno l’iniziativa ha permesso di censire 2.700 ciclisti in due ore di cui 2mila hanno ritirato la sacca e tra qualche giorno avremo i risultati ufficiali della giornata odierna, che alla fine è stata agevolata dal ritorno del sole e delle temperature più calde. Alle 9 in punto invece è arrivato in corso Vittorio Emanuele l’esercito delle pattuglie automontate della Polizia municipale che, con gli addetti del Servizio Manutenzione del Comune, e con i volontari della Protezione civile, coordinati da Angelo Ferri, hanno posizionato le transenne per chiudere l’asse, dalla rotonda di via Michelangelo sino a via Ravenna-via Teramo, iniziativa scelta dall’amministrazione comunale per testimoniare in modo forte la propria adesione alla giornata europea dedicata alla bicicletta e approfittando dell’occasione per sperimentare una chiusura al traffico già prevista nel nostro programma di governo.

La maggior parte degli automobilisti era informata dell’iniziativa e ha accettato senza problemi la deviazione in via Teramo o, prim’ancora in via Chieti dove abbiamo istituito un presidio di pre-filtro proprio per non congestionare via Teramo e vanificare lo sforzo odierno. Qualcun altro invece, un po’ spaesato dall’arrivo improvviso delle transenne, si è fermato per chiedere informazioni ai vigili e ai volontari su cosa stesse accadendo, ma in nessun caso abbiamo registrato proteste, anche perché la chiusura è scattata appositamente dopo l’orario di apertura di scuole, uffici e negozi, proprio per permettere il libero deflusso della parte più importante del traffico mattutino, e poi perché per agevolare le attività commerciali abbiamo comunque permesso il transito dei mezzi per il carico e scarico delle merci.

Gli effetti della chiusura sono stati subito evidenti da quanto rilevato dall’ assessore Fiorilli:

In pochi minuti corso Vittorio Emanuele è diventata un’isola pedonale di pregio, senza clacson strombazzanti ai semafori, né code di auto con i motori accesi, ne veicoli in doppia o tripla fila. Gli unici a transitare erano pedoni, ciclisti, autobus, che finalmente hanno riacquistato velocità potendo marciare senza ostacoli, e il Trenino che per tutta la mattinata ha trasportato gratuitamente le famiglie in un giro per le vie dello shopping cittadino, ossia tra corso Vittorio Emanuele, corso Umberto, via Nicola Fabrizi e via Ravenna.

Non solo: particolarmente apprezzata anche la scelta dell’amministrazione di consentire per la mattinata odierna la sosta breve su tutte le aree di risulta, e non solo per la parte nord, permettendo agli utenti di parcheggiare ovunque pagando 50 centesimi per la prima mezz’ora, e 1 euro all’ora. La giornata è andata avanti senza far registrare grosse problematiche, tranne qualche minimo rallentamento sull’asse piazza Italia-corso Vittorio Emanuele-via Chieti, sino a quando, alle 12.40, dunque venti minuti prima del previsto, abbiamo comunque deciso di riaprire il corso, mentre cominciava a intensificarsi il movimento veicolare di quanti si erano spostati in auto per andare a riprendere i figli da scuola.

E questo conferma la nostra tesi circa la necessità di promuovere una rivoluzione culturale in termini di viabilità perché è vero che a tutti piacciono le strade senza auto e gas di scarico, ma in pochi sono poi disposti a rinunciare effettivamente alla propria macchina anche per le piccole necessità quotidiane.

L’ esperimento tentato oggi su un asse viario tanto importante e strategico quale corso Vittorio Emanuele è stato sicuramente un primo passo importante che ha permesso ai cittadini di cominciare ad assaporare il gusto di disporre di una strada tanto bella e di pregio riservata a pedoni e ciclisti e non si esclude di ripetere l’esperimento, magari non solo di mattina e soprattutto puntando su una maggiore promozione dell’iniziativa alla quale potremo associare altri eventi di richiamo, da concordare non solo con le Associazioni ambientaliste dedicate, ma anche con gli operatori commerciali. Al di là della giornata odierna, l’ obiettivo degli amministratori locali è far capire ai cittadini che a Pescara è possibile rinunciare all’auto per muoversi in centro! Non saranno probabilmente  della stessa idea i lavoratori pendolari provenienti dai paesi limitrofi della città.

Pubblicato da
Annarita Ferri

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