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Decreto Sostegni, 17 milioni al turismo montano: il commento di CNA

da Marina Denegri

Il presidente di CNA Turismo Abruzzo Di Dionisio: “Ora in sede di ripartizione si tenga conto dell’insieme dell’offerta ricettiva presente”

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PESCARA – “L’assegnazione all’Abruzzo di oltre 17 milioni per sostenere il turismo montano è una buona notizia, e di questo va dato atto tanto al Governo che all’assessore Daniele D’Amario nelle vesti di presidente della Conferenza delle Regioni. Adesso ci attendiamo che la Giunta metta a punto, come annunciato, un provvedimento che individui tanto i comprensori che ne potranno beneficiare che le categorie interessate”. Lo dice il presidente regionale di Cna Turismo Abruzzo, Claudio Di Dionisio, secondo cui “per l’Abruzzo del turismo è una buona notizia il provvedimento varato ieri sera dal Consiglio dei ministri con il decreto “Sostegni bis”, messo a punto d’intesa con le Regioni. Il provvedimento assegna una somma piuttosto consistente a un comparto che la crisi provocata dalla pandemia ha messo letteralmente in ginocchio, tra chiusure e stop alle riaperture, perché guarda complessivamente alla realtà dell’offerta turistica, senza limitarla ai soli impianti di risalita, come invece accaduto in occasione del precedente decreto che aveva offerto fondi solo a impianti e maestri di sci. Lasciando a disposizione delle strutture di accoglienza davvero pochissimo“.

In occasione di quel provvedimento, ricorda ancora Di Dionisio, “avevamo criticato anche il fatto che, per quel che riguarda il capitolo dell’ospitalità, il solo parametro della presenza di posti letto in strutture alberghiere, per l’assegnazione dei contributi, fosse oggettivamente limitativo. Mentre al nord gli hotel rappresentano la stragrande maggioranza dell’offerta in prossimità degli impianti di risalita, in un territorio come l’Abruzzo, nei bacini sciistici dell’Aquila, della Maielletta, del Gran Sasso teramano e dell’area di Roccaraso, esiste una diffusa presenza che va oltre gli hotel, con strutture ricettive anche di altra natura. E è giusto che ora anche di questa complessità si possa tener conto in sede di ripartizione delle risorse”.

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