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Decreto Sostegno, la nota di Testa su fondo perduto

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“La perdita effettiva di fatturato dovrebbe essere la base imponibile al fine di attribuire ristori maggiori a chi ha avuto perdite maggiori”

PESCARA – “Rendere accessibile a tutte le attività commerciali che hanno subito le chiusure, il fondo perduto atteso nel prossimo decreto del Governo, denominato ‘Sostegno’. La perdita effettiva di fatturato dovrebbe essere la base imponibile al fine di attribuire ristori maggiori a chi ha avuto perdite maggiori ma senza dimenticare nessuno ed evitando le evidenti discriminazioni a danno di chi si trovasse al di sotto – a volte di un nonnulla – di rigide indicazioni percentuali.

Nella bozza del decreto, tra le ipotesi al vaglio, figurano i contributi a fondo perduto, per 2,7 milioni di professionisti e imprese e con fatturato fino a 5 milioni – che dovranno dimostrare la perdita del 33% della media mensile del fatturato annuo 2019 con la media mensile del fatturato 2020. Ed è esattamente questo il criterio che auspico non venga applicato, perché escluderebbe molti aventi diritto ed è fuori dubbio che questa volta il Governo non possa adottare il medesimo parametro di valutazione della prima fase emergenziale. Va, infatti, ben tenuto a mente che il fatturato del 2020 delle attività commerciali – ammesso che ci sia stato – è, di fatto, un fatturato fasullo perché è il risultato dell’esigenza di svendere la merce stagionale, rimasta in giacenza nei magazzini, pur di pagare i fornitori.

Gli esercenti, per l’intero anno – dalla riapertura nel mese di maggio e fino a dicembre – hanno venduto a prezzo di costo e – conti alla mano – ciò si è tradotto in una riduzione drastica della redditività. L’incasso immediato non ha portato alcun utile : il Mol (margine operativo lordo) che, al netto di tutti i costi di gestione, determina l’effettivo guadagno, si è azzerato. Senza contare che, spesso, non è bastato vendere a prezzo ribassato per onorare gli impegni assunti con le aziende fornitrici. Dunque, ribadisco quanto risulterebbe ingiusto corrispondere sostegni economici fissando una percentuale minima di perdita. Lo Stato non può far mancare il suo supporto a tutti quegli imprenditori che hanno pagato pesantemente gli effetti economici dell’emergenza sanitaria, senza distinzioni di sorta”. La nota del capogruppo di FdI in Consiglio regionale, Guerino Testa.

Pubblicato da
Marina Denegri

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