PESCARA – L’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco e il capogruppo comunale del Pdl Lorenzo Sospiri hanno partecipato ieri al vertice sulle antenne di San Silvestro , svoltosi in Provincia, alla presenza tra gli altri dell’assessore al Patrimonio Eugenio Seccia, dell’ingegner Antonio Sorgi Dirigente del Dipartimento Ambiente della Regione Abruzzo, dell’ingegner Sandro Salvati, del professor Fabio Graziosi, dell’Università de L’Aquila, e del dottor Teodori.
Potrebbe essere la piattaforma Posedonia, posta al largo di Francavilla al Mare, a ospitare le antenne di San Silvestro colle nel processo di delocalizzazione off-shore degli impianti radiotelevisivi. Nel corso di tale vertice congiunto il dottor Teodori, proprietario della piattaforma, ha consegnato al Professor Graziosi dell’Università de L’Aquila, che ha redatto lo studio di delocalizzazione, i dati tecnici relativi alle caratteristiche della piattaforma stessa per consentire allo stesso gruppo di lavoro di predisporre lo studio di fattibilità valutando anche la staticità della struttura e le necessità di alimentazione elettrica.Tale studio verrà consegnato all’Agcom entro la fine di agosto, in vista del vertice convocato invece per fine settembre dal sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia a Roma per valutare gli aspetti tecnici, finanziari e il cronoprogramma legato alla delocalizzazione off-shore. Secondo la Del Trecco e Sospiri sarebbe stato compiuto un ulteriore passo avanti verso lo spostamento degli impianti:
ormai il percorso è stato individuato : le antenne di San Silvestro dovranno essere spostate sulla piattaforma off shore al largo della costa abruzzese, nuovo sito individuato e indicato dalla Regione Abruzzo all’Agcom per il relativo inserimento nel Piano Nazionale di assegnazione delle frequenze. La stessa comunicazione formale in tale direzione, firmata dal Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, è stata inviata all’attenzione del Segretario Generale dell’Autorità per le Comunicazioni, il dottor Roberto Viola lo scorso 26 luglio, dando seguito all’iter fissato nel corso della riunione svoltasi a Roma lo scorso 21 luglio nel corso della quale San Silvestro è stato dichiarato formalmente ‘sito inidoneo’ per ospitare le antenne, con la sua esclusione dal Piano nazionale di assegnazione delle Frequenze in quanto destinato alla bonifica. Il vertice del 21 luglio era stato deciso al termine dell’incontro istituzionale dello scorso 26 maggio, scindendo la parte più strettamente tecnico-scientifica, che doveva riunire attorno a un tavolo esclusivamente gli esperti della materia per verificare la reale fattibilità del progetto proposto, da quella politica, che sta invece portando avanti il confronto con l’Agcom per l’esclusione di San Silvestro dal Piano Nazionale delle Frequenze, dando il via all’exit strategy per lo spostamento degli impianti radiotelevisivi dal colle. Già in quella sede abbiamo ribadito che la nostra amministrazione comunale, crede fortemente nel progetto di delocalizzazione su piattaforma a mare degli impianti radiotelevisivi, progetto nato dallo studio condotto dal mondo accademico, dunque con fondamenta scientifiche, con un vero studio di fattibilità elaborato dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università de L’Aquila che non tiene semplicemente conto della realizzazione del traliccio, ma ha condotto anche uno studio sul posizionamento delle frequenze, sulle possibili interferenze radioelettriche, tenendo conto anche degli impianti situati sull’altra sponda dell’Adriatico, e su tutti i dettagli dell’intervento. Il 13 settembre 2010 la Regione Abruzzo ha adottato con una delibera formale quel progetto di delocalizzazione su ‘sito idoneo’, specificando che ‘detto sito individuato ai sensi dell’articolo 28 comma 7 del Decreto legislativo 177/2005 (quello che demanda alle Regioni la competenza nell’individuazione dei siti) permette di garantire la qualità del servizio di ripetizione del segnale nelle aree geografiche tuttora servite e nel contempo la risoluzione dei possibili rischi per la salute della popolazione residente, derivanti dalla continua esposizione alle onde elettromagnetiche’.
Quel progetto è già stato presentato a Roma all’ingegner Francesco Troisi, del Dipartimento per le Telecomunicazioni, in un incontro che si è svolto il 17 settembre 2010 e la Regione Abruzzo il 29 novembre ha inviato al Ministero dello Sviluppo Economico una lettera in cui ha richiesto formalmente allo stesso Dicastero ‘di avviare le procedure per inserire nel Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze il sito individuato dalla Regione Abruzzo di cui allo studio di fattibilità per la delocalizzazione dei siti di broadcasting congestionati’. Nel corso di quel vertice è stata fissata innanzitutto la riunione esclusivamente tecnica con la Fondazione Bordoni, alla quale lo scorso giugno ha preso parte il professor Graziosi, esperto in materia di telecomunicazioni, riunione in cui sono stati approfonditi i temi tecnici del progetto ed è stato predisposto un programma di lavoro per comprendere quali elementi ancora servano per andare avanti sul programma off-shore, ossia quali parametri bisogna avere a disposizione per poter effettuare lo Studio di fattibilità specifico. Nel frattempo il 21 luglio scorso presso gli Uffici della Segreteria del Ministero dello Sviluppo Economico, a Roma si è svolto il vertice con l’Agcom in cui San Silvestro è stato formalmente dichiarato ‘sito non idoneo a ospitare le antenne’ e non verrà inserito nel Piano Nazionale delle Frequenze in quanto destinato alla bonifica. A seguito di quell’incontro il Presidente Chiodi ha inviato una comunicazione formale per ribadire la volontà di delocalizzazione degli impianti sulla piattaforma off-shore.
Ha specificato il capogruppo Sospiri:
in sostanza stiamo portando avanti i lavori in attesa delle valutazioni dell’Agcom avviando lo Studio di fattibilità sugli aspetti più strettamente tecnici del progetto: la piattaforma che dovrebbe ospitare le antenne è la Posedonia, situata al largo di Francavilla al Mare, l’unica sorretta da quattro palificazioni dunque idonea per tale operazione. Lo Studio dovrà prendere in considerazione le caratteristiche tecniche della piattaforma, ossia le esigenze di alimentazione elettrica, l’eventuale posizionamento delle antenne e la staticità della struttura stessa, considerando che tra piattaforma e antenne arriveremo a circa 100 metri di altezza.