Lo ha detto l’assessore all’Ambiente del Comune di Pescara,intervenuta al Consiglio comunale di Spoltore,ribadendo la contrarietà dell’Amministrazione comunale pescarese al paventato impianto di selezione dei rifiuti
PESCARA – Da tempo l’Amministrazione comunale di Pescara per mezzo dei suoi rappresentanti va ribadendo la frase di manzoniana memoria: “Questo impianto non s’ha da fare”,riferita al paventato e ormai tristemente noto impianto di separazione dei rifiuti che dovrebbe essere realizzato sulla linea di confine tra Spoltore e Pescara. L’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco intervenuta ieri, in rappresentanza del Comune di Pescara, alla seduta straordinaria aperta del Consiglio comunale di Spoltore ,convocata sul progetto del privato inerente il suddetto impianto,senza mezzi termini ha espresso la contrarietà alla costruzione dello stesso.Secondo l’assessore l’approvazione del progetto per la realizzazione del nuovo impianto di selezione dei rifiuti al confine tra Pescara e Spoltore è il frutto di una chiara scelta politica compiuta dall’amministrazione comunale, una scelta che
prima ancora che dal Consiglio comunale, viene dalla giunta che può scegliere di non sottoporre quella proposta di accordo di programma all’esame dell’Assemblea. E può farlo senza incorrere in alcuna richiesta di risarcimento del danno da parte del privato proponente. Pescara non approverà mai quell’intervento che andrà a pregiudicare la vita quotidiana di oltre 40mila residenti della zona colli e la nostra amministrazione comunale non darà mai la propria autorizzazione al transito delle centinaia di mezzi pesanti che ogni giorno dovranno inevitabilmente attraversare il nostro territorio per giungere all’impianto
La maggioranza di governo del centro-destra al Comune di Pescara si è già espressa a più riprese contro quella struttura che comprometterebbe le quattromila famiglie che vivono sui nostri colli e che si ritroverebbero di nuovo a convivere con i rifiuti, dopo essersi appena liberati dall’incubo di Fosso Grande. Pensiamo alla presenza del pattume: il progetto prevede infatti anche il trasbordo dell’organico presso l’impianto anche se per la sola separazione, non per il trattamento, ma comunque generando inevitabilmente un insopportabile maleodore.
E pensiamo anche all’intenso traffico di mezzi pesanti diretti verso l’impianto che inevitabilmente attraverseranno le nostre strade.
Non è assolutamente vero, poi, che se l’amministrazione dovesse decidere di bloccare oggi la proposta incorrerebbe nel rischio di una richiesta di risarcimento danni: sinora il Consiglio comunale di Spoltore ha approvato esclusivamente una richiesta di ammissibilità della proposta, ma se l’iter dovesse fermarsi ora e si dovesse decidere di non approvare il progetto, l’impresa privata non potrebbe avanzare alcuna pretesa economica, esattamente com’è accaduto a Pescara, dove la giunta ha rimandato indietro decine di proposte di accordi di programma.
Inutile tentare di chiamare in causa la Provincia di Pescara a una sorta di corresponsabilità: la Provincia si è già espressa pubblicamente circa la propria contrarietà, al pari del Comune di Pescara, al progetto. In assenza di un nuovo Piano dei rifiuti vige in regime di prorogatio quello vecchio che non prevede la realizzazione di quell’impianto di selezione né tantomeno una nuova discarica tra Pescara e Spoltore; e comunque anche il nuovo Piano dei rifiuti non prevede comunque quella struttura.
L’assessore puntualizza poi che il Comune di Pescara non darà il permesso per il transito di mezzi pesanti:
Infine l’amministrazione comunale di Spoltore ci sembra abbia dimenticato un dettaglio pure previsto nel fascicolo dell’intervento: nell’ultima pagina dell’istruttoria è infatti esplicitamente previsto che il progetto inevitabilmente riguarderà sul fronte della viabilità anche il territorio di Pescara per il transito dei mezzi pesanti diretti all’impianto, dunque privato e Comune di Spoltore avrebbero dovuto chiedere un’autorizzazione al Comune di Pescara, autorizzazione che non è mai stata chiesta e che evidentemente la nostra amministrazione non concederà mai a tutela dei nostri cittadini. Ancora oggi poi il sindaco non ha chiarito perché mancano la Valutazione di impatto ambientale e la Valutazione ambientale strategica che devono certificare l’impatto ambientale dell’impianto sul territorio, né vale la giustificazione per la quale l’accordo di programma è ancora a una fase preliminare dunque i certificati potranno giungere in un secondo momento.
E le parole del sindaco non hanno sopito le mie preoccupazioni in merito alla scelta dell’area individuata per l’impianto: oggi quel terreno, tutt’altro che degradato, ha una destinazione agricola, ma il Comune di Spoltore, pur disponendo di un’alta percentuale di aree artigianali, ha comunque approvato una modifica della destinazione delle aree, senza pensare alle decine di produttori della zona inevitabilmente danneggiati. E’ dunque chiaro che continuiamo a non ritenere qualificante un progetto del genere che rischia di avere pesanti conseguenze in termini ambientali per Pescara. La nostra amministrazione invita dunque l’amministrazione di Spoltore a fermare l’iter di un intervento che ancora può essere bloccato, ribadendo il proprio sostegno alla battaglia portata avanti dai cittadini.
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