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Delibera Pescara Parcheggi: prosegue la discussione in Consiglio comunale

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PESCARA –  Dibattito acceso ieri  in Consiglio comunale a Pescara  sulla delibera di Pescara Parcheggi tanto che il Presidente del Consiglio De Camillis ha convocato la conferenza dei capigruppo.Ci sarà   venerdì una riunione tecnica che verrà convocata dall’assessore Antonelli, mentre il Consiglio comunale tornerà a riunirsi lunedì prossimo, 6 agosto, alle 9.  Non sembra dunque intravedersi una soluzione condivisa e che tranquillizzi i  dipendenti di  tale società  che hanno assistito al dibattito esprimendo le proprie preoccupazioni.Non ha dubbi  il capogruppo del Pdl Armando Foschi  a chi attribuire le responsabilità e va giù pesante con le accuse:

 il centro-sinistra sta giocando al massacro umano, sta giocando sulla pelle di 40 famiglie che, se l’opposizione affosserà la delibera per l’approvazione del Piano Industriale, resteranno senza lavoro, senza possibilità di essere reimpiegati dal Comune come lavoratori interinali. Il centro-sinistra sta avendo un comportamento vergognoso e scellerato, dopo che in passato però ha adottato la stessa, identica procedura per salvare Attiva dallo scioglimento, dandogli in proprietà un terreno comunale che poi la stessa Attiva ha rivenduto a un privato. Ma la maggioranza di governo non glielo permetterà: resteremo in aula anche a Ferragosto per salvare Pescara Parcheggi, che oggi paga semplicemente lo scotto di un canone troppo alto, e soprattutto per garantire la conservazione del posto di lavoro a 40 famiglie, dando loro sicurezza e serenità. L’ostruzionismo del Pd finirà in un buco nell’acqua, anche questa volta.

Ha ripreso Foschi:

oggi in aula  il centro-sinistra ha ripreso il solito spregiudicato balletto delle pregiudiziali, con il solo, unico, fine di allungare la discussione sino a impedirci di parlare della delibera, finanche di presentarla, e infatti non è stata presentata, l’ennesimo espediente per fare ostruzionismo, per poi urlare dinanzi agli interventi del centro-destra, anche in questo caso per impedirci di parlare anche sull’ordine dei lavori, un esempio di comportamento antidemocratico che oggi ha superato ogni limite. Per il Pd la sentenza è lanciata: faranno di tutto per arrivare alla liquidazione della società Pescara Parcheggi, dopo aver illuso i padri e le madri di famiglia che lavorano da anni nella gestione dei posti auto a pagamento, addirittura di poter tornare a lavorare come dipendenti comunali. E’ invece non è così: come ha chiarito anche l’assessore Antonelli – ha ribadito il capogruppo Foschi -, una volta sciolta Pescara Parcheggi, la gestione dei posti auto a pagamento dovrà tornare al Comune, procurando un evidente danno erariale all’Ente Comune stesso, nel frattempo dovremo indire una nuova gara e non potremo imporre alla nuova società di assumere i 40 dipendenti di Pescara Parcheggi che sono lavoratori interinali e dunque resteranno senza lavoro. Non solo: il Comune comunque non potrebbe mai assumere alle proprie dipendenze, anche come interinali, le 40 unità lavorative il cui costo ammonta a 1milione 200mila euro l’anno, mentre il legislatore ci ha imposto un tetto di spesa per l’utilizzo di lavoratori precari che sino al 31 dicembre 2012 è di appena 26mila 200 euro. E dinanzi a questa verità il Pd ha tentato in aula di zittire il centro-destra: i consiglieri del centro-sinistra stanno giocando sulla pelle di 40 famiglie, stanno giocando al massacro umano. Senza dimenticare che in passato, con la stessa procedura legittima oggi proposta per Pescara Parcheggi, sono state ricapitalizzate società come Attiva, Aca, Saga, il Consorzio Asi Val Pescara, l’Agroalimentare la Valle della Pescara.

Ha aggiunto il consigliere Carlo Masci:

faremo tutto il possibile per salvare la società che oggi è in difficoltà  solo perché ha dovuto pagare un canone eccessivo. La maggioranza di Governo vuole salvare i posti di lavoro di persone che si alzano tutte le mattine per andare a lavorare e permettere al Comune di incassare 1milione 900mila euro l’anno. E se all’epoca è stato applicato un canone eccessivo, è stato solo per salvare gli stessi posti di lavoro dal disastro che avevamo ereditato proprio dal precedente governo di centro-sinistra che ci ha lasciato con una gara finita male, dove l’aggiudicatario in una notte si è portato via anche i parcometri, strappandoli da terra.

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