Politica

Delocalizzazione terminal bus da Tiburtina ad Anagnina: la manifestazione e i commenti

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ABRUZZO – Un bel segnale quello lanciato questa mattina dai numerosi rappresentanti Istituzionali che, con la loro partecipazione, hanno voluto offrire sostegno all’iniziativa di protesta promossa dalla Regione Abruzzo. Insieme ai rappresentanti della Regione Abruzzo, hanno risposto alla mobilitazione molti Sindaci ed amministratori locali, Parlamentari, sigle sindacali e delegati dei comitati di quartiere di Anagnina e Tiburtina che sono scesi in piazza per ribadire, con fermezza, il no alla scelta della Giunta Capitolina di delocalizzare il terminal bus da Tiburtina ad Anagnina.

Presenti anche l’Assessore della Regione Lazio, Massimiliano Valeriani, il Consigliere comunale di Roma, Giovanni Zannola, e Confindustria Abruzzo.

Dichiara il  Consigliere della Regione Abruzzo, Maurizio Di Nicola:

«Ritengo che la Giunta Raggi debba assolutamente rivedere questa decisione, che mortifica gli abruzzesi. Questa scelta, se attuata, allontanerà ancora di più Roma dall’Abruzzo e questo è inaccettabile. Studenti, lavoratori e pendolari, molto probabilmente, saranno costretti a rivedere anche le proprie scelte di vita lavorative e familiari per effetto dell’allungamento dei tempi di percorrenza.

La nostra Regione non si è mai sottratta dal fornire leale collaborazione Istituzionale al Comune di Roma. Se non vi saranno ripensamenti, sarò costretto a rivedere la posizione politica del mio Gruppo rispetto alla disponibilità ad accogliere i rifiuti proveniente da Roma negli impianti di trattamento presenti sul mio territorio. Ci siamo francamente stancati di essere forti e gentili con chi non apprezza questa nostra caratteristica».

Il commento di  Cgil, Cisl e Uil

Le Confederazioni Regionali di Cgil, Cisl e Uil appoggiano la manifestazione di protesta  di Roma contro la decisione dell’Amministrazione Comunale di Roma di trasferire alla stazione Anagnina il Terminal bus ubicato attualmente nei pressi della più funzionale e fruibile stazione Tiburtina. Un provvedimento che, se attuato, andrebbe ancora una volta a penalizzare pesantemente i cittadini abruzzesi e, nello specifico, coloro che intendono o debbano necessariamente avvalersi della mobilità collettiva per trasferimenti verso la capitale, imputabili a motivi di studio, di lavoro o per esigenze sanitarie.

I segretari generali Sandro Del Fattore, Leo Malandra e Michele Lombardo dichiarano:

“Senza voler entrare nel merito delle motivazioni che avrebbero indotto la giunta della capitale ad assumere questa decisione, crediamo non si possa ignorare che un simile provvedimento – dal quale peraltro non si evince con chiarezza se sia definitivo o temporaneo (ed eventualmente per quanto tempo) – andrà inevitabilmente a peggiorare le condizioni di migliaia di pendolari che stanno già pagando un prezzo salato in materia di penalizzazioni per l’incuria e la miopia anche della politica abruzzese.

Cittadini che devono anche subire i disagi e i rischi connessi all’attraversamento delle arterie autostradali A24 e A25 sulle quali persistono condizioni di sicurezza non proprio rassicuranti pur in presenza di pedaggi esorbitanti e tra i più cari d’Italia. Si pensi alla carenza delle infrastrutture ferroviarie e alla vetustà dei treni destinati alla nostra Regione tra i più vecchi d’Italia e che determinano tempi di percorrenza che sono francamente antistorici e addirittura superiori rispetto a quelli che registravano trent’anni fa quando l’alta velocità nemmeno esisteva.

Si pensi all’esclusione della nostra Regione (la sola insieme al Molise) dai nove corridoi europei, le cosiddette reti TEN-T istituite a inizio anni Novanta dalla Commissione europea con l’obiettivo di aumentare l’efficienza e la sostenibilità dei sistemi di trasporto, di migliorare i servizi di mobilità e la loro accessibilità ai viaggiatori e alle merci, puntualmente assicurate ai cittadini delle restanti regioni.

In questo desolante contesto nel quale ai pendolari abruzzesi non vengono fornite alternative di mobilità, Cgil, Cisl e Uil reputano davvero intollerabile che si possa decidere addirittura di peggiorare le condizioni della sola modalità che ad oggi consente agli abruzzesi di raggiungere la capitale in tempi accettabili”.

 Pezzopane (Pd), Raggi ritiri delibera su Anagnina e si apra confronto

“Ritiro immediato della delibera della Giunta Raggi che sposta dalla Stazione Tiburtina ad Anagnina i terminal degli autobus regionali e apertura di un tavolo con il ministro Toninelli per migliorare l’attuale area dei capolinea, rafforzando il servizio pubblico di trasporto e la vita di decine di migliaia di pendolari che giungono a Roma dall’Abruzzo, ma non solo”.

Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, che questa mattina ha manifestato, proprio alla Stazione Tiburtina, insieme a tanti sindaci, amministratori regionali dell’Abruzzo e del Lazio, e ai comitati contrari allo spostamento ad Anagnina e per la riqualificazione di Tiburtina.

“Siamo giunti a questa manifestazione – spiega Stefania Pezzopane – esasperati dal silenzio della sindaca. Il suo è un comportamento assolutamente inaccettabile. La delibera della Giunta non ha avuto rispetto delle Regioni, dei gestori del trasporto e dei cittadini. Raggi non ha mai voluto neanche rispondere ai sindaci abruzzesi, esattamente il contrario di come si comportarono loro, ad esempio nella vicenda dei rifiuti di Roma che si stanno raccogliendo in Abruzzo. Ora si ritiri la delibera e si avvii un tavolo di confronto positivo – conclude la deputata Dem che sull’intera vicenda ha presentato anche una interrogazione parlamentare – altrimenti porteremo la protesta popolare in Campidoglio”.

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