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DEMETRA, risultati del progetto di ricerca nel convegno a Teramo

da Redazione

demetra izs

Il 20 novembre nella sala tesi del Polo Didattico G. d’Annunzio (ex Plesso SPOL) dell’Università degli Studi di Teramo Distribuzione Equilibrata saranno presentati i risultati finali del progetto di ricerca finanziato dal Ministero della Salute

TERAMO – Mercoledì 20 novembre, dalle 9:00 alle 12:30, nella sala tesi del Polo Didattico G. d’Annunzio (ex Plesso SPOL) dell’Università degli Studi di Teramo, l’IZS dell’Abruzzo e del Molise presenta i risultati di DEMETRA – Distribuzione Equilibrata delle risorse alimentari attraverso un METodo per la Riduzione degli sprechi e la solidarietà sociAle sostenibile – demetra.izs.it: il progetto di ricerca corrente di durata triennale finanziato dal Ministero della Salute.

La lotta agli sprechi alimentari è una sfida socio-ambientale inderogabile che il nostro Paese sta affrontando con una Legge all’avanguardia, la Legge 166/2016 o “Legge Gadda”, per ridurre gli sprechi lungo tutta la filiera agroalimentare favorendo il recupero e la donazione a fini di solidarietà sociale dei prodotti in eccedenza e garantendo la sicurezza alimentare: con la Legge di bilancio del 2018 l’ambito di applicazione della 166/2016 è stato ampliato e, oltre ad alimenti e farmaci, sarà possibile donare anche prodotti per l’igiene e la cura della persona e della casa, integratori alimentari, presidi medico-chirurgici, prodotti di cartoleria e cancelleria. Sempre nel 2016 la Regione Abruzzo ha emanato una Legge anti-sprechi, la n. 4 del 12 gennaio 2016, e a livello europeo il 16 ottobre 2017 la CE ha pubblicato gli “Orientamenti dell’UE sulle donazioni alimentari” rispondendo alle pressanti richieste del Parlamento Europeo. Anche la FAO ha attivato un’importante piattaforma tecnica globale – http://www.fao.org/platform-food-loss-waste/en/ – per la misurazione e la riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari.

In linea con queste direttive il progetto DEMETRA si è posto l’obiettivo di sensibilizzare e creare consapevolezza diffusa per una nuova cultura della sostenibilità del cibo, affinché la lotta agli sprechi divenga una pratica comune nell’interesse del territorio e della relativa economia.

Al convegno del 20 novembre il DG dell’Istituto Nicola D’Alterio presenterà le linee di indirizzo programmatico e la Carta di Demetra stilata a conclusione del progetto: “I dati della FAO ci dicono che nel mondo 800 milioni di persone sono denutrite e che ogni anno muoiono 3 milioni di bambini per le conseguenze cliniche prodotte dalla fame, numeri impressionanti che ci impongono una riflessione seria e un deciso cambio di rotta”, dichiara D’Alterio: “anche perché contestualmente quasi 1/3 della produzione mondiale, parliamo di 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, finisce in discarica. Il paradosso più grande”, continua il DG dell’Istituto, “è che la metà del cibo viene sprecato tra le mura domestiche e di questo enorme spreco siamo più o meno tutti responsabili… la ricerca condotta in Abruzzo e Molise negli ultimi 3 anni ci ha permesso di misurare lo spreco e i comportamenti alimentari dei consumatori, mappare le attività solidali di recupero delle eccedenze e mettere a punto un modello ad hoc”.

Al convegno verranno presentate le buone pratiche emerse dalla ricerca interdisciplinare dall’IZSAM, con la proposta di un modello territoriale di lotta agli sprechi incentrato sulla sicurezza alimentare a tutela della salute pubblica. Un modello che non può prescindere dall’azione congiunta di tutti i portatori di interesse chiamati ad attivare un ciclo virtuoso che garantisca continuità, sostenibilità e scalabilità del modello. Dopo gli interventi dei professionisti dell’IZSAM, a chiusura dei lavori, è previsto un confronto pubblico a cui prenderanno parte rappresentanti dei portatori di interesse. L’incontro è rivolto a tutti, dai consumatori ai decisori politici, dalle associazioni di categoria agli operatori del terzo settore, dalle imprese alle autorità di controllo e agli enti di ricerca, fino alle istituzioni scolastiche.

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