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Deposti fiori in Piazza Unione al monumento dedicato a Ennio Flaiano

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PESCARA – Cinquant’anni fa, il 20 novembre 1972, a causa di un infarto moriva a Roma Ennio Flaiano. Il sindaco Carlo Masci, il presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli e l’Assessore alla Cultura Maria Rita Carota questa mattina hanno deposto dei fiori dinanzi al monumento in Piazza Unione dedicato all’illustre intellettuale pescarese. Ha partecipato anche la presidente dell’Associazione Ennio Flaiano Carla Tiboni. A due giorni dalla commemorazione ufficiale per il 50° della scomparsa, tenutasi venerdì a Palazzo di città alla presenza del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, l’Amministrazione comunale ha voluto in questo modo onorare un uomo che fu una delle poche coscienze critiche del secondo dopoguerra in un’Italia, un Paese che si trasformava in modo spesso caotico, tra mille contraddizioni e forti tensioni sociali.

“Nessuno meglio di lui – ha detto ancora questa mattina il sindaco Carlo Masci – ha saputo prevedere le trasformazioni della società, anticipandone effetti e storture anche in proiezione futura. La straordinaria originalità del suo pensiero e la vena carica di ironia pungente che espresse nei suoi scritti oggi appaiono un patrimonio unico e attualissimo che spetta a noi non disperdere. In questa direzione il ruolo dei Premi Flaiano è di fondamentale rilievo in un anno, quello del 50°, davvero importante per la nostra città che sta crescendo dal punto di vista culturale in modo impetuoso”.

Per il presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli “Flaiano è stato un uomo libero che mal sopportava la mediocrità nell’etica, il compromesso a tutti i costi e la malafede. Per questo le sue acute e brillanti riflessioni nascondevano spesso disillusione e malinconia. Fu guardato con sufficienza, quasi confinato dall’élite del suo tempo ma a dispetto di questo ha lasciato una traccia indelebile, la sua opera resta un valore straordinario anche nella contemporaneità. Se oggi siamo qui è per ricordare l’uomo e la sue eredità morale”. Subito dopo i presenti hanno raggiunto la casa natale di Ennio Flaiano, per sostarvi dinanzi per qualche minuto.

“Flaiano è stato tante cose – ha detto l’assessore comunale alla Cultura Maria Rita Carota – La sua opera resta una luce perennemente accesa su valori e ideali che vanno oltre il tempo e assumono una dimensione universale. Come assessorato alla Cultura saremo sempre pronti a riconoscere e a valorizzare un’eredità insostituibile per la nostra città, che ha preso forma in tutti questi anni grazie al lavoro dell’associazione Flaiano e ai Premi Flaiano. Lo dobbiamo a un figlio illustre della nostra città, egli ebbe un rapporto ambivalente con Pescara ma mai recise i legami con la sua terra d’origine. Il nostro impegno è ora quello di tenere ben saldi questi legami oltre il tempo”.

Carla Tiboni questa mattina ha espresso la propria soddisfazione per il successo ottenuto ieri sera dallo spettacolo in forma di recital, frutto della collaborazione tra il Florian-Metateatro e e i Premi Internazionali Flaiano, “Il Caso Papaleo” di Ennio Falaino con Massimo Vellaccio, Giulia Basel (che ne ha curato anche la regia), Anna Paola Vellaccio, Umberto Marchesani e Orietta Cipriani (al pianoforte). In vista della 50sima edizione dei Premi, la presidente ha confermato un programma di eventi di teatro, musica e cinema che accompagneranno, anche un Festival del cortometraggio, l’avvicinamento all’importante appuntamento culturale.

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