Di Francesco: “Dobbiamo restare uniti”. Dal Canto: “La squadra ha tirato fuori qualcosa di importante”

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PESCARA – Al termine della sfida casalinga dei biancoazzurri, parola ai due tecnici che hanno evindenziato gli aspetti più significativi del match. Mea culpa del tecnico Di Francesco che sottolinea il momento difficile della squadra e il bisogno di avere l’apporto del pubblico soprattutto per aiutare a far meglio ai più giovani.  Soddisfatto mister Dal Canto che sta guidando la squadra in attesa del nuovo allenatore. Un successo importante che dà morale ma che non cambia molto la classifica per via degli ottimi risultati conseguiti dalle dirette concorrenti per la lotta alla salvezza.

EUSEBIO DI FRANCESCO – Sono stati più in palla di noi a livello fisico, hanno meritato la vittoria per quello che si è visto sul campo nel primo e nel secondo tempo. Siamo stati a tratti in partita, con poca continuità. Nel secondo tempo quando sembrava che potevamo avere il pallino del gioco abbiamo subito il gol che ci ha tagliato le gambe. Il risultato o 1-0 o 2-0 penso non faccia una piega.

Mi assumo le mie responsabilità, anche io devo riflettere su ciò che è stata la partita, valuteremo con più calma. Ho una situazione di infermeria particolare, ho giocatori che non hanno i 90 minuti sulle gambe. Pensavo di poter usare meglio Verratti nella ripresa quando i ritmi sono un pò calati. Il Padova per fisicità ha fatto molto meglio di noi. Sansovini sapevo che poteva avere i 90 minuti mentre Ganci rientrava per la prima volta dal primo minuto, cercavo la fisicità di Bucchi che in certe situazioni ha dato e si poteva fare un pochino meglio.

Sicuramente c’è qualcosa da mettere a posto, nelle difficoltà ne siamo sempre venuti fuori, sono convinto ci riusciremo anche adesso. Dobbiamo però restare tutti uniti. Mi metto davanti a tutti come colpevoli. Siamo in difficoltà, anche le situazioni di reparto sono quelle che sono. Oggi abbiamo demeritato rispetto ad altre occasioni. Non può essere un problema di reparto perchè era una squadra che non prendeva più gol all’Adriatico. Sia in difesa che in attacco abbiamo subito molto la loro fisicità.

In classifica? Bisogna guardare le dirette concorrenti per la salvezza con grande umiltà. Siamo sempre pronti a criticare e invece dobbiamo aiutare soprattutto i più giovani e noi abbiamo diversi 90′ e 91′ perchè per loro è fondamentale l’apporto del pubblico, soprattutto nel momento di difficoltà. Non è ammissibile sullo 0-0 non dare sostegno alla squadra perchè anche nel male bisogna voler bene a questa squadra. Dobbiamo restare compatti, non buttare all’aria quello che abbiamo fatto fino ad ora, cercando di recuperare più giocatori possibili perchè queste assenze mi limitano nelle scelte.

ALESSANDRO DAL CANTO – Credo che la cosa principale fosse che i ragazzi riprendessero fiducia in se stessi perchè la squadra fino a un mese fa era stata una di quelle che aveva espresso un calcio migliore del campionato di serie B e non credo che due risultati negativi facessero cadere tutto.

Non ho nessuna pretesa per la guida della squadra, mi è stato chiesto di guidare fino a sabato e poi si vedeva. Amo essere realista: se dovessi continuare sarei l’uomo più contento del mondo e se dovessi tornare ad allenare la primavera sarebbe la stessa cosa.

Abbiamo costruito molto, forse avremmo potuto segnare prima. Oggi i ragazzi erano tonici, quindi la speranza di segnare c’è sempre stata.

A me piace utilizzare il 4-3-3 che faccio anche con la primavera, mi piace provare ad insegnarlo ed è normale che con giocatori abituati a fare calcio ad una certo livello la cosa è più semplice e veloce. Stefano El Sharawi l’anno scorso l’ho visto giocare tre-quattro volte al Genoa in quella posizione la che per lui è più congeniale.

Venivamo da un periodo negativo, so che quando le cose che non vanno mai bene c’è lo scossone dell’allenatore che solitamente toglie alibi ai giocatori. Il giocatore risulta più responsabilizzato. I miei giocatori sono delle persone che dentro hanno qualcosa di importante e oggi l’hanno tirato fuori. La difficoltà stava in questo periodo negativo e nell’avversario temibile e che non butta mai la palla. Questo ci ha portato ad avere un atteggiamento più prudente.

Abbiamo continuato a cercare la porta come nel primo tempo. De Paula è un giocatore che ha caratteristiche fisiche e tecniche di grande livello per questa categoria è normale che il ragazzo ha bisogno di fiducia che passa anche attraverso il gol. Mi auguro lo faccia al più presto èerchè è davvero un ragazzo d’oro.

Ardemagni è un giocatore che ha fatto più di 20 gol in B e non lo scopro oggi io. Si è adeguato a questo ruolo di punta centrale mentre in genere gioca in avanti con un modulo a 2 punte. Al di là dei gol ha offerto una prestazione eccezionale.

La valutazione di Gallozzi è stata perchè è un giocatore di quantità di qualità che ama attaccare la profondità e in questo sistema di gioco può risultare importante dopo la perdita di Bovo per infortunio.

La vittoria è stata un pò mascherata dai risultati delle altre squadre che hanno fatto tutte punti, anche se avessimo colto un pari che alla vigilia poteva essere buono, non ci avrebbe fatto fare passi in avanti. In B ho visto squadre capovolgere le loro sorti fino alla fine. Credo che in questo momento sia più opportuno per noi guardare sotto fino a quando non raggiungiamo una quota di tranquillità.

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