PESCARA – Nel dopo partita tra Pescara e Modena abbiamo ascoltato la voce dei due tecnici che hanno analizzato l’incontro. Di Francesco ha bocciato l’esperimento di Bonanni come trequartista, visto il risultato ottenuto che tuttavia, a suo modo di dire, è derivato più da una giornata “storta” da parte degli interpreti che da una questione di moduli tattici.
Il tecnico laziale invece ha sottolineato la grande prova dei suoi che ha permesso di ottenere quei tre punti che mancavano da diverse giornate e che danno morale all’ambiente. Parole di elogio verso la città di Pescara e verso la società che ha omaggiato con una targa per il passato in biancoazzurro.
EUSEBIO DI FRANCESCO – Il Modena alla lunga ha fatto la partita che voleva fare, sapevo che venivano qua ad aspettarci, sono stati bravi a sfruttare la prima occasione, su un tiro sporco che hanno fatto e poi di lì la partita non dico che sia stata facile noi abbiamo avuto alcune occasioni ma loro facendo gol subito nel secondo tempo si sono ritrovati con la partita in discesa. Ha indovinato Mazzarani come ala sinistra, ha trovato anche il gol, ha fatto una buona partita, buona prestazione del Modena che sicuramente ha fatto meglio di noi. L’esperimento di Bonanni trequartista, vedendo il risultato è fallito, sicuramente avremmo potuto fare meglio in quella situazione di gioco, Bonanni i primi 20-25 minuti si è mosso anche abbastanza bene anche se io non volevo rimanesse solo dietro con i due attaccanti ma che si portasse anche sugli esterni. L’ha fatto, ha commesso anche lui qualche errorino di troppo a livello tecnico, questo non l’ha aiutato a ritrovare anche le giuste misure o le giocate avremmo voluto.
Voi sapete benissimo che gli episodi determinano, condizionano i risultati, prendi la traversa, vengono giù, subisci un gol su un tiro sporco dopo che loro non si sono mai affacciati nella nostra area di rigore. E tu hai creato 4-5 opportunità importanti, Ganci ha avuto l’occasione per riportare il risultato in parità non l’hai fatto, e poi si fanno i soliti discorsi che non ci giustificano ma che fanno capire che prendi gol dopo quattro minuti nel secondo tempo la squadra avversaria si mette dietro la linea della palla e rimane difficile trovare gli spazi.
Sul modulo è stata analizzata una cosa importante, abbiamo giocato a Padova con i quattro di centrocampo ed eravamo troppo più piatti e mancava l’uomo che prendeva palla tra le linee. E’ ovvio che mi aspettassi un risultato diverso da parte un po’ di tutti. Negli episodi che sono venuti fuori c’hanno dato sicuramente torto però se avessi giocato con Bonanni ed Ariaatti esterni avevo una squadra un po’ piatta e con poca spinta nell’uno contro uno, di brillantezza nel saltare l’uomo. Ariatti lo avevo visto bene in settimana e anche quando l’ho fatto entrare nelle due precendenti giornate. Ha cercato di imporre anche la sua fisicità deve ritrovare la migliore condizione anche semplicemente giocando. E’ importante recuperare un giocatore che conosce benissimo questa categoria.
Mi aspettavo che loro giocassero con un attaccante di meno, raggiungo subito lo svantaggio e cambia la partita. Dovevamo reagire come ho fatto con il Grosseto. Al di là dei moduli sono gli interpreti che determinano il risultato. Oggi è stata una giornata storta come quella Padova che ci deve fare riflettere, dobbiamo lavorare con grande umiltà mettere più corsa che oggi è un pò mancata, voglio maggiore applicazione a partire dagli attaccanti. Mi sembra di rivivere la scorsa stagione con le sconfitte di Terni e Portogruaro in casa. Mi auguro di avere anche quest’anno la stessa reazione…
CRISTIANO BERGODI – E’ stata una bella partita giocata credo bene in fase difensiva soprattutto diciamo nel secondo tempo perché loro nel primo tempo sono stati sfortunati con quella traversa di Sansovini. Abbiamo giocato bene in generale, tutti i ragazzi si sono espressi al massimo e credo che la vittoria sia meritata. Non posso dire partita perfetta ma questi punti sono fondamentali per noi perché aspettavo questa vittoria. Nelle ultime partite abbiamo giocato molto bene ma non avevamo raccolto punti per un pizzico di sfortuna. Preziosi i tre punti di oggi con un avvio buono del Pescara e in un campo molto, molto difficile.
Non è che abbiamo cominciato a dire la verità bene, prima del gol di Mazzarani, i primi 15 minuti non abbiamo giocato bene. Sinceramente abbiamo un po’ sofferto il Pescara perché non riusciamo a essere corti, stretti tra i giocatori nei vari reparti. Loro riuscivano sempre a liberare Bonanni, gli attaccanti sugli esterni, facevano superiorità numerica secondo me ha cominciato a giocare bene il Pescara, dopo gol sono sereno insomma abbiamo legittimato la partita non rischiando niente nel secondo tempo ci siamo resi pericolosi anche in due buone occasioni, una soprattutto clamorosa con Mazzarani di nuovo con un pallonetto davanti al portiere portiere fuori essere recuperato da un difensore. Sono contento, i ragazzi hanno fatto un bel regalo.
I giocatori più giovani come Mazzarani e Pasquato spero che capiscano che si devono sacrificare anche fuori dal ruolo loro. Dopo la sconfitta, la disfatta di Reggio Calabria ho trovato nell’ultimo periodo un equilibrio nel sistema di gioco. Mazzarani ha fatto di buon grado anche all’esterno, veniva dentro il campo, ha fatto il gol ma ha anche difeso il che non può essere importante. Anche Pasquato si sta mettendo sulla stessa lunghezza d’onda di tutta la squadra, perché bisogna sacrificarsi in serie B.
Un grande effetto tornare all’Adriatico, grande emozione ed un gesto da parte della società del Pescara nel premiarmi con una targa che conserverò con un grande affetto perché evidentemente non si sono dimenticati di quel periodo trascorso favoloso, per me stupendo. Nove anni della vita mia e un campionato con Galeone indimenticabile che rimarrà nella storia della Pescara Calcio.
Il Pescara in casa come ha detto Di Francesco, ha sempre raccolto il massimo mentre non ha raccolto molto fuori casa. Quindi sapevamo che era difficile, sapevano che giocavano con il rombo con Bonanni. Siamo riusciti a capitalizzare al massimo le occasioni che abbiamo creato. Il Pescara ha giocato sottotono però senza pensare troppo in negativo, può succedere. Ha trovato anche i meriti del Modena.
Non credo che il vento possa averci favorito. Prendere tre punti a Pescara non era facile e per noi è più di una boccata di ossigeno, e premi la grande dedizione al lavoro di questa squadra, costruita all’ultimo momento e con tanti giovani. Dà morale ai ragazzi e credibilità dell’allenatore.