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Ortona, Di Nardo boccia il nuovo insediamento commerciale

da Redazione

fonte grande
ORTONA (CH) – Angelo Di Nardo, capogruppo in consiglio comunale a Ortona delle liste Fratelli d’Italia-An, Noi con Salvini, Libertà e Bene Comune ,nella seguente nota,  interviene sul nuovo insediamento commerciale a Fonte Grande e annuncia il suo voto contrario in Consiglio:

“Esprimerò voto contrario al provvedimento che approderà lunedì prossimo al Consiglio comunale di Ortona, in merito alla ristipula della convenzione con la ditta Dima immobiliare, che intende insediare un nuovo punto vendita Todis in via Massari, in località Fonte Grande, e al riconoscimento in moneta del plusvalore relativo alla variazione della destinazione d’uso da agricola a commerciale.

Il mio voto contrario, che sottende un accorato invito al sindaco Leo Castiglione e all’amministrazione comunale, affinché compiano un passo indietro sul provvedimento in questione, si fonda su tre ragioni:

1) Ragioni igienico-sanitarie legate alla vicinanza del canile gestito dalla Lida. Oltre al buon senso, anche le prescrizioni di legge precludono l’insediamento di un supermercato, adibito alla vendita di prodotti alimentari, a meno di 300 metri di distanza da tale struttura

2) L’eccessiva concentrazione nella zona di attività commerciali della stessa categoria merceologica. Appare del tutto inopportuno consentire l’apertura di una nuova attività commerciale, quella del gruppo Todis, in una zona nella quale, entro un raggio di un chilometro e mezzo, già operano altri tre supermercati (Iper, Eurospin e Conad). Non registrandosi esigenze legate allo sviluppo demografico della zona, l’unico effetto sarebbe quello di aggravare le difficoltà degli esercizi commerciali in attività, già alle prese con le difficoltà generate dalla crisi economica.

3) L’impatto ambientale che sarebbe generato in un’area considerata ad elevato rischio idrogeologico, come dimostra l’ultima frana che proprio in questi giorni ha comportato anche l’interruzione del traffico nella zona.

Per tutte queste ragioni ritengo che il provvedimento vada fermamente respinto”.

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