PESCARA- Sarà la cantante e pianista Diana Krall con il suo quartetto ad aprire la trentottesima edizione del Festival Internazionale Pescara Jazz, giovedì 15 luglio alle ore 21.15 presso Teatro-Monumento Gabriele D’Annunzio, lungomare Cristoforo Colombo, 120 a Pescara. Per questa edizione 2010 Pescara Jazz Festival offre al suo pubblico una stella internazionale Diana Krall, cantante universalmente riconosciuta per la sua eleganza, come attestano la qualità dei suoi lavori e il successo delle sue esibizioni.
La cantante canadese,erede di una tradizione importante come quella dell’incontro tra la grande canzone americana e il jazz, ha richiamato il pubblico pescarese in modo abbondante tanto da aver esaurito da diversi giorni i biglietti per il suo concerto. La sua voce vellutata e il suo pianismo incisivo vengono risaltati in maniera evidente nelle esibizioni in quartetto composto da lei al pianoforte e voce, Anthony Wilson alla chitarra, Robert Hurst al contrabbasso e Karriem Riggins alla batteria.
Nata 43 anni a Nanaimo in Canada,Diana Krall può vantare una lunga esperienza. Cresciuta in una famiglia di musicisti:il padre pianista e accanito collezionista di dischi ha assorbito fin da fanciulla la musica che ha condizionato poi le sue scelte future. Ha frequentato infatti,la Berklee School of Music nei primi anni ’80, per poi trasferirsi a Los Angeles dove ha proseguito i suoi studi con i bassisti Ray Brown e John Clayton, il batterista Jeff Hamilton e il pianista Jimmy Rowles; è proprio Rowles a convincere la giovane pianista a concentrarsi anche sulle sue potenzialità vocali. Entro la fine del 1990, la Krall si trasferisce a New York e inizia a suonare con un trio.Nel 1993 pubblica il suo album di debutto per una piccola etichetta indipendente canadese.
La maternità le si addice naturalmente, così come il matrimonio.Credo che abbia davvero trovato la sua dimensione.
Il teatro pescarese potrà ascoltare giovedì sera alcune sue melodie che per la soavità delle note evocano una scena romantica o una cena a lume di candela, una passeggiata lungo una spiaggia al chiaro di luna;anche se il dodicesimo album di Diana Krall Quiet Nights,non ha nulla a che vedere con tutto ciò. La pluripremiata pianista e cantante pur utilizzando il Brasile come punto di riferimento musicale, non suggerisce di ricercare distrazioni all’esterno, bensì di rimanere in un ambito introspettivo:
Non è vezzoso, non è una richiesta di attenzione, cose da bambina. Sento che questo album è molto femminile;come stare sdraiate accanto al proprio amante a letto sussurrando nelle sue orecchie.
I dieci brani contenuti in Quiet Nights infatti,sono disarmanti nella loro intimità : dalla nuova frizzante versione di “Where or When” ad un’interpretazione profondamente toccante e serena di “You’re My Thrill”,anche chi conosce già bene la voce soave resterà stupito da quanto la musica trascini nel regno della dolce resa,come dichiara la cantante stessa:
È un album sensuale, realmente erotico ed è stato creato per essere così.
La prima ad attribuire il merito di tale successo al team che ha reclutato è la stessa Diana Krall molto affezionata e grata al suo fedele quartetto: il noto produttore Tommy LiPuma, l’ingegnere Al Schmitt e il leggendario arrangiatore Claus Ogerman che le hanno permesso di maturare e di acquisire molta sicurezza come attesta la cantante:
La maggior parte delle mie parti vocali e strumentali nell’album è stata registrata in una o massimo due incisioni: “You’re My Thrill” in due, “Too Marvelous” in presa diretta.
Commenta tale aspetto anche Tommy LiPuma che ha collaborato con Diana Krall per la prima volta nel 1994:
È giunta all’apice della sua maturità anche in questi ultimi anni. Esegue il suo fraseggio vocale in modo molto più simile ad una strumentista che ad una semplice cantante. Si percepisce nella sua interpretazione dei testi, nel timbro della sua voce, molto più nebbiosa, come Peggy Lee nel suo periodo di maturità.
E continua spendendo un commento anche su alcune sue melodie:
È stata molto in sintonia con questa musica per un lungo periodo. Quando abbiamo realizzato The Look of Love, ci siamo orientati perlopiù verso la bossa nova. Quiet Nights rappresenta una vera celebrazione di questa musica. Diana canta tre classici brasiliani, ha convertito quattro standard adattandoli alla ritmica di questo stile, oltre a tre ballate. Quindi in realtà l’album contiene dieci canzoni, sette dei quali sono semplicemente esempi genuini di bossa nova”.
Racconta Diana Krall che tornando a Rio de Janeiro per le riprese di un concerto per un nuovo DVD è stata ispirata per il suo ultimo lavoro:
L’ispirazione per quest’album mi è giunta durante il mio viaggio dell’anno scorso in Brasile. Poi ho continuato ad andare a ritroso, constatando che, ovunque tu vada, si possono ancora sentire i suoni di Jobim e bossa nova.
La bossa nova brasiliana che in portoghese si traduce letteralmente “nuovo colpo” o “nuovo modo” era uno stile musicale molto popolare, basato sui ritmi di samba tradizionali del paese che provenivano dai caffè all’aperto lungo i marciapiedi di Rio nei primi anni ’60, che ha poi sedotto l’intero pianeta con le sue ritmiche ondeggianti, le melodie appassionate ed emozionanti armonizzate con ampio spazio per l’improvvisazione jazz. Antonio Carlos Jobim autore di “Quiet Nights” e “The Girl from Ipanema” e Joao Gilberto di “Este Seu Olhar” sono due dei pionieri di questo genere musicale, tuttora apprezzati in Brasile,come racconta la Krall:
Sono i loro classici,perfino i bambini conoscono tutte le canzoni.Durante un concerto,ho iniziato a cantare “Este Seu Olhar” e il pubblico ha subito iniziato a cantare insieme a me, come un coro! Ce l’hanno nel sangue.
Claus Ogerman è stato l’arrangiatore di molti brani bossa nova della prima tornata di registrazioni, collaborando con artisti del calibro di Jobim e Gilberto, oltre a Frank Sinatra, Stan Getz e Bill Evans. Il fatto che si sia volontariamente sottratto dalla sua condizione di semi-inattività a Monaco di Baviera per lavorare su Quiet Nights senz’altro la dice lunga sulla sua stima nei confronti di Diana Krall e sul piacere di lavorare al suo fianco,come dice LiPuma:
Penso che Claus si sia davvero innamorato di lei a prima vista. Aveva praticamente smesso di dedicarsi a nuovi progetti, se non per comporre la propria musica, concerti per pianoforte, concerti per violino e così via. Lavoro con Claus dai primi anni ’70,dalle sue prime registrazioni, con Hank Jones e Michael Brecker,oltre ad un album di Joao Gilberto nel 1977 (Amoroso), che è uno dei preferiti di Diana. Ma lui Alexander Grassche The Look of Love (2001, il disco di Diana Krall plurivincitore di album di platino) è stato probabilmente l’album migliore a cui abbia mai lavorato. Quindi è molto consapevole di ciò che lei è capace di fare.
La sfida di Ogerman è stata quella di trovare un nuovo ed orecchiabile approccio ad un territorio familiare, come continua ad illustrare LiPuma:
Claus ha lavorato su molte di queste melodie già in passato.Ma per la maggior parte di esse ha seguito un approccio assai diverso, enfatizzando gli accordi minori, con toni più cupi in certi brani, come ad esempio ‘Quiet Nights’. Diana si fida pienamente di lui e gli ha concesso una libertà totale.
Ed ecco l’effetto ottenuto che gli arrangiamenti di Ogerman rappresentano un elemento distintivo di Quiet Nights e contribuiscono ad aggiungere un livello sorprendente di sofisticazione all’atmosfera generale dell’album e al suo andamento fluido,fino al punto che le emozioni di norma transitorie hanno la possibilità di riunirsi e di essere pienamente espresse.
Diana Krall conferma che Quiet Nights è stato costruito a partire dalla formazione musicale: ovvero, ogni brano è nato come performance di un quartetto di musicisti tra cui l’affezionato chitarrista Anthony Wilson, il bassista John Clayton e il batterista Jeff Hamilton con i quali ha stabilito relazioni così insolitamente durevoli come lo stesso è avvenuto con il suo produttore e il suo arrangiatore:
Ripongo assoluta fiducia in Claus. Ci siamo incontrati a New York, dove gli ho fatto ascoltare i 25 brani, che abbiamo poi ridotto a 15.Dopodiché ha scritto gli arrangiamenti e successivamente non è più stata apportata nessun’altra modifica.
E LiPuma descrive la fase seguente del processo di registrazione:
Claus ha stilato gli schemi e noi abbiamo elaborato la sessione ritmica dei brani secondo le sue indicazioni.Ma non dava affatto l’impressione di una routine;Diana ama creare e suonare con il quartetto.Ha grande esperienza e sa come muoversi, sa in che modo ricercare e trovare il groove. Si sente molto più a suo agio nel farlo solo con un quartetto, per poi aggiungere gli archi e tutto il resto a seguire.
Quiet Nights è particolarmente toccante e l’artista non si schermisce nell’ammettere che la sensualità dell’album è profondamente associata alla sua vita familiare:
È la mia lettera d’amore a mio marito, un album intimo e romantico.
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