Il Capogruppo del Nuovo Centrodestra sollecita un incontro tra il Presidente della Giunta Regionale e i vertici di San Paolo/Banca dell’Adriatico
VALLE CASTELLANA (TE) – Il capogruppo del Nuovo Centrodestra, Giorgio D’Ignazio, ha espresso i suoi dubbi circa l’ipotesi di chiusura delle filiali bancarie decisa da San Paolo e Banca Dell’Adriatico; decisione che porterebbe – secondo il consigliere – notevole malcontento ed innumerevoli disagi ai cittadini residenti nell’area. Per questo ha presentato una risoluzione finalizzata a sollecitare un incontro tra il Presidente della Giunta regionale e i vertici di tali banche per valutare con attenzione l’opportunità di chiudere lo sportello situato a Valle Castellana in provincia di Teramo.
“Il Gruppo bancario San Paolo/Banca dell’Adriatico – spiega D’Ignazio – è uno dei principali gruppi finanziari diffusi sul territorio nazionale ed estero, ed ha sempre puntato ad una presenza capillare sul territorio come chiave del successo. La scelta aziendale della “spending review”, è stata certo determinata dalla crisi economica e dall’aumento delle transazioni bancarie on-line. Il risultato: tagli e riduzione del numero di filiali diffuse sul territorio; sottovalutando però l’opinione di chi usufruisce dei servizi bancari, soprattutto di coloro che sono un pò avanti negli anni. “Una fascia di clientela che” – spiega il Capogruppo NCD – “non essendo pratica di operazioni on-line, trova grandi difficoltà nella gestione di attività di ordinaria amministrazione come bonifici bancari, pagamento di bollette, accredito degli stipendi e ritiro delle pensioni. Privare i cittadini della possibilità di svolgere queste operazioni significa costringerli a percorrere grandi distanze, soprattutto perché Valle Castellana è una delle aree della provincia di Teramo maggiormente colpite dal fenomeno dello spopolamento e dell’esiguità di risorse economiche. Per non parlare del sistema di viabilità fortemente dissestato”. Il Gruppo stesso non gioverebbe di questa decisione, visto che perderebbe contatto con famiglie e territorio: fattori che da sempre rappresentano uno dei maggiori punti di forza. Conclude poi il consigliere, invitando “a valutare un’opzione alternativa trovando il giusto compromesso tra la necessità dei tagli dei costi ed il rispetto delle esigenze del territorio”.
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