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Pescara, illuminazione pubblica: ancora disfunzioni e carenze nel servizio

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Il consigliere comunale D’Incecco  denuncia che molte vie della città sono ancora al buio da quattro mesi nonostante le segnalazioni 

PESCARA – Decine e decine di strade di Pescara continuano a vivere un completo black out serale. Da via Fonte Romana a via Valle Furci, da via Lago Isoletta a via Terra Vergine e via Notturno, da piazza della Marina a via del Circuito, non c’è una zona della città che sia risparmiata dalla mancata accensione degli impianti della pubblica illuminazione.

Il  Vicecapogruppo di Forza Italia Vincenzo D’Incecco, intervenendo su tali disservizi ,ricorda:

“I problemi sono esplosi in maniera dirompente a fine ottobre scorso-inizi di novembre quando mezza città è improvvisamente rimasta al buio, con centinaia di segnalazioni da parte dei cittadini. Un disservizio che non ha interessato solo le periferie, ma soprattutto le vie del centro, dalla riviera nord, a corso Umberto sino a piazza Salotto. A novembre  abbiamo chiesto un momento di confronto con Pescara Energia, la società in house del Comune di Pescara che ha gestito gli appalti per l’esternalizzazione dei servizi di manutenzione degli impianti cittadini, al fine di capire cosa stesse accadendo da mesi a una città lasciata al buio, e le notizie non sono state affatto confortanti.

L’amministratore Tonelli ha innanzitutto chiarito che le attività di manutenzione in corso le stava gestendo Enel Sole che si era aggiudicata l’ultimo appalto, e per il loro completamento sarebbero serviti ancora 4 mesi, ma comunque quelle attività non avrebbero risolto il problema perché, dopo l’incidente del 15 agosto scorso, quando una scarica elettrica sul lungomare nord uccise un cane di passaggio, Enel Sole, appellandosi alle disposizioni dell’Autorità per l’Energia, stava cambiando i differenziali in città, riducendo la vecchia taratura da 1 Ampere a 0,03 ampere, ovvero solo il 3 per cento della vecchia taratura.

Questo significa che basta un colpo di tosse per far scattare i differenziali e spegnere gli impianti. Pescara Energia ha ufficializzato che intendeva rievocare a sé la gestione dei 45 impianti in quanto, per un cavillo tecnico, sarebbe stata in grado di superare le disposizioni dell’Autorità per l’Energia e ripristinare la vecchia taratura a 1 ampere e per questo sembra che avesse già invitato 7 ditte della zona per effettuare le operazioni che, a detta dell’Amministratore Tonelli, avrebbero dovuto ricondurre alla normale illuminazione la città, ma questo non prima di un mese e mezzo, ovvero entro metà gennaio 2018.

Tutto questo derivava sì da un deficit di manutenzione, che però non era riconducibile, come ha testimoniato lo stesso Tonelli, a presunte inefficienze amministrative della precedente giunta di centro-destra come aveva millantato nei giorni scorsi l’attuale vicesindaco Blasioli. I problemi sono invece cominciati esattamente 4 anni fa, giunta Alessandrini, quando la ditta che all’epoca gestiva la manutenzione degli impianti, che operava in regime di prorogatio in attesa della nuova gara d’appalto, avrebbe smesso di fare manutenzione ed è qui che sono mancati la vigilanza, il controllo e l’autorevolezza della giunta comunale, e oggi paghiamo lo scotto di tale inerzia.

Peraltro nel corso della riunione, è emerso anche il problema della mancata sostituzione delle lampade guaste sul quale c’era un evidente disservizio ammesso dallo stesso Tonelli, il quale ha in quella occasione annunciato che alcune riunioni chiarificatrici con Enel Sole hanno determinato un’implementazione delle unità lavorative impiegate sul territorio, ma anche in questo caso il problema nasce dalla decisione di Enel Sole di affidare a una seconda ditta tale servizio, affidamento scaduto a febbraio, e la seconda ditta aveva delle evidenti difficoltà nel fronteggiare le richieste, ovvero siamo di fronte alla esternalizzazione di un servizio già esternalizzato.

In tal senso Tonelli ha comunicato la volontà di riportare a Pescara Energia la gestione del numero verde per la segnalazione dei guasti che oggi, evidentemente, non funziona. Assunte le informazioni ci siamo rassegnati al buio, ma ora le date fornite sono ampiamente trascorse e di fatto la città continua a essere spenta: ogni sera c’è il black out in vie strategiche, come via Fonte Romana e via del Circuito, strade che pure conducono a due ospedali della città, ma anche nella zona alta dei colli, come via Valle Furci, o a Porta Nuova, in via Lago Isoletta, via Terra Vergine, via Notturno, o ancora piazza della Marina-svincolo asse attrezzato.

Negli ultimi giorni le segnalazioni hanno ripreso a moltiplicarsi con i cittadini che da settimane tentano di contattare invano il numero verde per i guasti, che però resta muto. È evidente che quel buio – ha aggiunto il Vicecapogruppo D’Incecco – è anche fonte di insicurezza sociale e di paura: i commercianti hanno paura della sera, quando le strade si svuotano e si ritrovano a dover abbassare le saracinesche nella notte; gli automobilisti segnalano problemi di circolazione viaria notturna, quando i pedoni diventano praticamente invisibili; e nelle zone collinari decine di cittadini si stanno attrezzando con impianti autonomi per avere un minimo di illuminazione che pure pagano al Comune.

È chiaro che anche le più rosee previsioni del dottor Tonelli sono sfumate e oggi, dopo quattro mesi di pazienza, pretendiamo chiarezza: chiediamo oggi la sua convocazione in Commissione per sapere cosa sta accadendo, per quanto tempo ancora dovremo sopportare tale disservizio e per capire come sia possibile che un’amministrazione comunale che non è in grado neanche di assicurare servizi minimi, come la pubblica illuminazione cittadina, pretenda di restare al governo del territorio un solo giorno in più”.

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