REGIONE – Un’ombra sulla possibilità di utilizzare le cave dismesse per realizzare discariche di rifiuti, invece che attuare la riqualificazione ambientale del sito, aleggia sulla proposta di Legge regionale N.120 a firma dell’Assessore Campitelli, passata oggi in prima lettura nella II Commissione Permanente di Regione Abruzzo. A individuare il presunto “punto oscuro” nell’articolo 9 del testo, sono stati i Consiglieri regionali M5S Giorgio Fedele e Barbara Stella, che hanno chiesto alla commissione di approfondire questo e altri aspetti nebulosi e di prevedere, comunque, l’audizione in commissione delle Associazioni ambientaliste e dei portatori di interesse.
Stella e Fedele hanno dichiarato che “é singolare che in una proposta di legge sull’economia circolare, piena di principi volti a ridurre i rifiuti e riciclarli più possibile, possa essere stata prevista la possibilità di utilizzare cave dismesse per ospitare nuova impiantistica dedicata al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti. Soprattutto se, a quanto è dato sapere in base al Piano Rifiuti Regionale vigente, la Regione Abruzzo ha complessivamente una capacità più che sufficiente per lo smaltimento in discarica del rifiuto residuo indifferenziato”.
Fedele e Stella spiegano di aver chiesto approfondimenti perché, “seppur il testo interviene su punti importanti, rimangono delle ombre che vanno dipanate. Su questo aspetto vogliamo andare fino in fondo perché se dovessero confermarsi le criticità che stiamo evidenziando, siamo pronti a dare battaglia. L’eventuale possibilità di trasformare le cave dismesse in discariche di rifiuti è la negazione stessa dei principi alla base dell’economia circolare, ampiamente citati dall’Assessore in audizione e che dovrebbero ispirare il Governo regionale. Su questo tema non molleremo di un centimetro perché la ‘Regione verde d’Europa’, dovrebbe attuare in modo concreto e fattivo il modello di economia circolare che sosteniamo da tempo e che ormai ispira tutta l’Europa, oltre che il Governo nazionale”.
“Stiamo parlando di una tematica molto importante – hanno concluso i 5 stelle – perché la sostenibilità va declinata in chiave ecologica, sociale ed economica. Il futuro della nostra regione passa anche da una conversione ecologica dell’economia, passando dall’attuale modello lineare a quello circolare. Su questi temi siamo disponibili a dare tutto il nostro contributo in maniera fattiva e costruttiva. Occorre stare vicini a cittadini, famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni in questo importante cambiamento culturale. Dalla maggioranza ci aspettiamo maggiore coraggio nelle scelte da fare e nella volontà politica di portarle avanti fino in fondo”.
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