Teramo 28-29 maggio 2011: 2° Convegno Nazionale sulla Neurobiologia dell’Autismo.
TERAMO – Ampio spazio ad una patologia complessa, legata a disordini neuro-immunologici che si manifestano con una marcata diminuzione dell’interazione sociale, alterazioni comportamentali, deficit sensoriali, cognitivi e del linguaggio.
Previsto infatti, per 28-29 maggio 2011 presso l’ Auditorium del Parco della Scienza in via A. De Benedictis, 1 a Teramo il 2° Convegno Nazionale sulla Neurobiologia dell’Autismo che offrirà la possibilità di conoscere ed approfondire quelle che sembrano essere le odierne frontiere più avanzate nell’ ambito dell’eziologia, della diagnosi e dei trattamenti medici per i disturbi dello spettro autistico.
Ci saranno momenti totalmente dedicati anche alla presentazione di percorsi didattici in grado di favorire una maggiore positività e capacità gestionale, da parte degli operatori del settore, nell’interpretazione e nell’integrazione degli alunni con difficoltà di apprendimento nel contesto scolastico.
La partecipazione è gratuita per tutti, ma con obbligo di iscrizione da richiedere tramite e-mail all’indirizzo: convegno.autismo@gmail.com tramite un modulo inviato per essere compilato in ogni sua parte e rispedito allo stesso indirizzo e-mail.
Per questo evento scientifico, sono stati riconosciuti 9 crediti formativi ECM che saranno assegnati a 150 tra medici, psicologi, educatori professionali, terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, terapisti occupazionali, logopedisti, fisioterapisti, tecnici della riabilitazione psichiatrica, infermieri ed infermieri pediatrici. Data la varietà di sintomatologie e la complessità nel fornirne una definizione clinica unitaria, è da tempo invalso l’uso di parlare di Disturbi dello Spettro Autistico (ASD = Autistic Spectrum Disorders) piuttosto che il semplice termine autismo!
La diagnosi e la cura di tali disturbi rappresentano una delle principali sfide della ricerca scientifica internazionale, a causa dell’allarmante numero di bambini che, ogni anno, vengono colpiti da questa patologia in tutto il mondo. La gravità e la sintomatologia dei disturbi variano molto da individuo a individuo e proprio a causa dell’alta variabilità individuale, la durata e la complessità dei trattamenti applicati non possono essere standardizzati.
Da alcuni anni sta emergendo in modo sempre più indubbio e significativo che l’impiego di una mirata terapia medica basata sui principi della Medicina Fisiologica di Regolazione, volta al ripristino di precisi meccanismi immunologici, biochimici e neurologici dell’organismo, in eventuale associazione ad opportune terapie riabilitative, rivela un notevole recupero del quadro clinico dei pazienti, talora anche con la completa remissione dei sintomi e delle cause della malattia.