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Documenti originali, fotografie, giornali dell’epoca: la “Grande Guerra” in un portale

da Redazione

la grande guerraIl patrimonio della Delfico di Teramo digitalizzato: uno sguardo inedito sulla scena abruzzese del conflitto

TERAMO – Storie di donne e di uomini, storie di guerra, storie di vita e di costume. La prima guerra mondiale esce dai libri di storia ed “entra” nella case di tutti attraverso un portale realizzato dalla Biblioteca Delfico in collaborazione con il servizio Comunicazione e innovazione della Provincia http://lagrandeguerra.provincia.teramo.it/.

Il progetto rientra all’interno del Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale curato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’intento è divulgativo ma con significativi risvolti didattici: attraverso il patrimonio di documenti e materiali presenti all’interno della Biblioteca è stato possibile ricostruire passaggi noti e meno noti del conflitto, svelare alcuni retroscena, presentare la guerra da angolazioni “insolite”: le donne, i bambini, i personaggi teramani come Cesare Battisti, il racconto dei giornali dell’epoca.

I documenti sono stati selezionati ed organizzati in nove sezioni tematiche (oltre 50 cinquanta schede e 100 avvenimenti catalogati) in grado di raccontare non solo gli eventi principali che hanno interessato il nostro territorio, i militari impegnati, gli atti ufficiali, alcuni episodi di grande richiamo, ma anche i fatti “minori”, la vita minuta della città in un momento cosi difficile e complesso.

Nella timeline presente nella parte bassa del sito sono stati inseriti i momenti più significativi del conflitto (in blu) e quello che accadenella foto da sx Tonino Di Saverio, Nadia Di Luzio, Dimitri Bosi, Gianluca Di Carlova sul nostro territorio (in rosso), in maniera da avere una rappresentazione storica e sociale tra la dimensione globale e quella locale.

“La Biblioteca Dèlfico si conferma come luogo privilegiato al cui interno la gran quantità di documenti e il loro variegato carattere (fotografie, cartoline, manoscritti, giornali, libri) è in grado di restituire, attraverso l’uso delle fonti originali e la loro proiezione digitale, uno spaccato, di vita collettiva che ha segnato la nostra storia recente, al centro come in periferia” sostiene la responsabile della Biblioteca, Nadia Di Luzio: “un patrimonio che portiamo all’esterno, disponibile alla consultazione e alla divulgazione. Naturalmente su questa documentazione creeremo anche dei percorsi didattici lavorando con le scuole ma credo che tanti teramani e tanti abruzzesi apprezzeranno questa visuale storica spesso sconosciuta”.

L’appello

All’implementazione del portale possono partecipare anche i cittadini: chi è in possesso di cimeli, oggetti, lettere, fotografie della Prima Guerra Mondiale; ha in soffitta una scatola di ricordi o un baule con le memorie del bisnonno (ettere dal fronte, fotografie etc etc) può contribuire a a ricostruire le storie di tutti coloro che nel nostro territorio hanno partecipato alla Prima guerra mondiale: sul sito l’apposito formulario http://lagrandeguerra.provincia.teramo.it/contattaci/ oppure telefonando allo 0861- 252796 / 249298

“Documentazione e ricerca trovano nuove strade grazie alla digitalizzazione vera rivoluzione post industriale, una rivoluzione che restituisce una nuova vita ai saperi e alle conoscenze, oggi a portata di tutti, da casa, dal proprio computer” commenta il presidente Renzo Di Sabatino

Hanno lavorato alla realizzazione del portale i dipendenti della Biblioteca e quelli del servizio Comunicazione e innovazione della Provincia: hanno collaborato Luigi Ponziani, Grazia Romani, Peppino Scarselli, la famiglia Costantini.

La presentazione sull’home page del sito

“A cento anni dalla Prima Guerra Mondiale abbiamo creduto di allestire questa Mostra storico-documentaria nella quale offrire, attraverso la unione di immagini e documenti d’epoca un panorama, il più corretto possibile del clima sociale, civile, politico e psicologico all’interno del quale si svolsero quegli avvenimenti. Pur lontani dai campi di battaglia Teramo, la sua Provincia, l’Abruzzo, diedero un contributo elevatissimo affinché lo sforzo bellico nazionale giungesse a felice, seppur drammatico, compimento.