Le best practices del canile comunale, fondato e gestito dal Dog Village sono oggetto di studio a livello internazionale
MONTESILVANO (PE) – «Ancora una volta il Dog Village di Montesilvano viene preso in esame come modello virtuoso, punto di riferimento a livello internazionale, le cui best practices sono esportabili. E’ un grande onore per noi ricevere queste dimostrazioni di stima che rappresentano il riconoscimento al grande lavoro svolto da Carmelita Bellini, Gabriele Bettoschi, Anna Maria Di Febo e da tutti i preziosissimi volontari».
A dichiararlo è l’assessore al Benessere Animale Deborah Comardi che questa mattina ha accolto, nel Dog Village, una delegazione proveniente dal Sud Africa.
Accompagnati da Cristina Rapagnà, Greta Berteselli, del laboratorio relazione uomo-animale e benessere animale dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo, hanno visitato il Dog Village, Dr. Johannes Shoopala, Vice Capo Ufficio Veterinario del Ministero dell’Agricoltura della Namibia; Dr. Moshe Mathonsi, Vice direttore di Igiene Veterinaria, dipartimento dell’Agricoltura Forestale e della Pesca, Dr. Quixi Sonntag, docente e team leader della facoltà di Veterinaria dell’Università di Pretoria e Dr. Nenene Qekwana, docente della facoltà di Veterinaria dell’Università di Pretoria.
La visita rientra nell’ambito del progetto “One Health” che ha visto l’attivazione di un gemellaggio tra l’Istituto Zooprofilattico di Teramo con il Sud Africa, volto ad effettuare formazione sul randagismo.
«Con la visita, i rappresentanti del Ministero e i veterinari – dichiara l’assessore Comardi – hanno potuto constatare da vicino le modalità organizzative del canile di Montesilvano nel quale il benessere animale è al primissimo posto. Qui i cani sono liberi di scorrazzare, nell’ampio parco di cui la struttura è dotata».
Particolarmente soddisfatta la delegazione che ha sottolineato l’elevata qualità del cibo che viene dato agli animali presenti, nonché le condizioni igieniche e di comfort per tutti i cani.
La visita della delegazione del Sud Africa si aggiunge a quelle già effettuate da studiosi provenienti dal Belgio, dalla Serbia, da Tunisi. Proprio da quest’ultima visita è stato sviluppato anche un Congresso Internazionale incentrato sul Benessere Animale e organizzato dalla Scuola nazionale di medicina veterinaria di Sidi Thabet, a Tuinisi che ha visto il caso del Dog Village al centro di una sessione di lavoro, nella quale sono state illustrate le modalità organizzative.
«Montesilvano è sempre più, grazie al suo canile comunale, fondato e gestito dal Dog Village, un polo culturale sociale, non solo a livello locale, per la diffusione di un corretto rapporto uomo-animale, vero strumento di lotta al randagismo – ha dichiarato Cristina Feriozzi, vice presidente Dog Village -.
Il canile Dog Village garantisce oltre al benessere animale, il supporto alla cittadinanza per tutte le problematiche di gestione e integrazione degli animali d’affezione ed è oggi un modello di riferimento per gli altri Paesi».
«La nostra associazione – ha concluso Carmelita Bellini, presidente Dog Village – ha dimostrato concretamente come un canile non debba mai essere un luogo di segregazione e di tristezza, un inutile costo per la società. La nostra forza è di riuscire ad incentivare la cultura di corrette adozioni, grazie anche ai nostri volontari e la formazione costante che ricevono. Non a caso oggi abbiamo avuto la visita di 40 ragazzi dell’Istituto Mecenate».